Le nazioni del Pacifico, dopo cinque anni di negoziati, hanno trovato l’accordo sul TPP, la Trans Pacific Partnership che apre a nuovi scenari nel commercio internazionale. Il trattato di libero scambio è stato siglato ad Atlanta tra 12 Paesi, tra cui Stati Uniti e Giappone, dando vita a un nuovo blocco economico che rinvigorisce l’urgenza di un’intesa Ue-Usa.
La trattativa in corso tra le due sponde su un partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) potrebbe infatti accelerare grazie alla recente firma, che esclude significativamente la Cina e porta con sé importanti cambiamenti, abbassando le tariffe e introducendo nuovi standard per lavoro, investimenti ed ambiente.
A luglio il TTIP aveva già incassato il voto favorevole del Parlamento europeo, facendo un primo passo avanti. Le questioni da affrontare restano spinose ed ingenti, a partire dall’agroalimentare, ma un mancato accordo si rivelerebbe un’alternativa di gran lunga meno auspicabile e, allo stato attuale, ancor meno competitiva, come ricorda il viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.