Dimenticate Disneyland, le giostre e Topolino. Oggi a intrattenere a 360 gradi è il cibo in tutte le sue varianti esperienziali di racconto, degustazione, scoperta e relazione. Ad incarnare appieno questa nuova tendenza globale sarà FICO Eataly World, un inedito parco dell’agroalimentare italiano che sorgerà a Bologna dalla seconda metà del 2017.
Dopo la nascita lo scorso luglio di Fondazione FICO, che è presieduta dal Prof. Andrea Segrè e vede tra i soci fondatori Caab, CoopFond, Enpav ed Enpam, il progetto è stato presentato a New York direttamente dal patron di Eataly Oscar Farinetti insieme ai rappresentanti delle istituzioni promotrici. Parliamo di uno spazio food che su 80.000 metri quadrati a impronta green e sostenibile coinvolgerà oltre 2.000 aziende, unendo la coltivazione all’esposizione, la sostenibilità al percorso didattico, gli eventi alla ristorazione.
I numeri di FICO Eataly World
- 100 milioni di euro circa gli investimenti raccolti dal fondo PAI di Prelios Sgr (di cui 40 circa milioni conferiti dal comune di Bologna in dote immobiliare, 50 milioni da coop, banche ed altri investitori privati e 60 dalle casse previdenziali prevalentemente dei medici e dei veterinari – dati a settembre 2016).
- 1 ettaro e mezzo di campi e allevamenti con le principali cultivar dell’agricoltura italiana (uliveti, vigneti, tartufaia, e altro) e le razze animali autoctone (bovine piemontesi e chianina, pecora sarda, capra ciociara, ecc.)
- 40 fabbriche dove si realizzeranno i più importanti prodotti d’eccellenza italiani.
Stando agli ultimi aggiornamenti, a rappresentare il mondo della carne, delle uova e del pesce saranno il Prosciutto di Parma di Ruliano; i salumi calabresi di Madeo; i salumi di cinta senese di Savigni; la Mortadella Bologna dell’omonimo Consorzio; i salumi della Bassa parmense di Antica Ardenga; la carne di Zivierie de La Granda; le uova di Eurovo; il pesce di LPA Group. La filiera lattiero-casearia sarà rappresentata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e quello del Grana Padano, da Granarolo e dai formaggi freschi di Caseificio Valsamoggia. Il mondo dei cereali sarà visibile con due mulini –per la semola, gestito da Pastificio Di Martino che a FICO porterà anche la pasta di Gragnano, e per la farina, di Molino Grassi. Il Forno di Calzolari produrrà pane e prodotti da forno, la pasta secca all’uovo sarà del La Campofilone, la pasta fresca della start up Sfogliamo, il riso di Grandi Riso. La filiera ortofrutta e conserve vedrà protagonisti la frutta in barattolo di Roboqbo, le patate di Pizzoli, i tartufi Urbani, le spezie di Elika, i sughi della Dispensa di Amerigo. Vino, birra e olio saranno prodotti da Cevico per il vino, Baladin per la birra e Roi per l’olio. Il mondo dei dolci sarà rappresentata dal cioccolato di Venchi, il gelato Carpigiani in collaborazione con Palazzolo, che si occuperà anche della pasticceria, il miele Conapi, il caffè Lavazza, i confetti William Di Carlo, le caramelle Fallani, la liquerizia Amarelli e il panettone Balocco. - 25 ristoranti tra tematici, chef stellati, osterie territoriali, e chioschi di street food.
- 9000 mq di mercati e botteghe gastronomiche dove sarà possibile acquistare le maggiori eccellenze italiane.
- 30 eventi al giorno e oltre 500 grandi eventi annuali in 4 mila metri quadrati di spazi per iniziative culturali e didattiche legate al cibo e all’agroalimentare.
- 10 aule didattiche, 3 km di percorsi educativi e 6 aree multimediali in cui si raccontano i principali prodotti e scoperte relativi al mondo dell’agroalimentare.
- 3000 posti di lavoro creati dalla struttura.
- 6 milioni i visitatori previsti.
Il progetto FICO nasce dal territorio e per la sua valorizzazione e ha come protagonisti il Comune di Bologna e il suo Sindaco Virgilio Merola e la Regione Emilia-Romagna e il suo Governatore Stefano Bonaccini. Vede inoltre protagoniste le imprese eccellenti della filiera agroalimentare italiana guidate da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e Tiziana Primori, del mondo cooperativo.