La ricerca della semplicità, parallela alla ricerca della felicità. Un tema che riguarda anche e soprattutto il consumo alimentare, con gli acquirenti che mostrano una crescente preferenza verso quei prodotti realizzati secondo trasparenza, ovvero con ingredienti naturali, genuini e il meno possibile elaborati.
Nel panorama anglosassone la tendenza è denominata clear label, in riferimento a un’etichettatura breve e concisa che rispecchia e garantisce questi parametri. Il fenomeno, tuttavia, si estende a tutto il territorio europeo, con 83 consumatori su 100 nei Paesi Occidentali che leggono l’etichetta prima di deporre la referenza nel carrello.
Nello specifico, come rivela un’indagine Ipsos, In Italia il 31% delle persone dichiara di controllare attentamente la lista degli ingredienti. Un dato che si inserisce all’interno del progressivo sviluppo di un macro trend salutista e legato al benessere.
A ricordare come il Made in Italy possa rispondere a tali mutate esigenze qualitative, anche attraverso un implementazione di strategia e strutture export, interviene Afidop, associazione che rappresenta 25 tra i più importanti Consorzi di tutela dei formaggi Dop italiani.
“Parliamo di 51 prodotti diversi, eppure tutti realizzati a partire dagli stessi tre elementi, ovvero latte fresco, sale e caglio, grazie a una sapiente manualità artigianale e creativa”, sottolinea l’associazione. I prodotti caseari Dop italiani, non a caso, generano complessivamente un fatturato annuo di 4 miliardi di euro, con una produzione che supera le 499mila tonnellate.