La Coldiretti sostiene che “Gli sprechi alimentari costano all'Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l'8% nell'agricoltura e per il 2%”. A riguardo interviene Federdistribuzione che, citando l’ultimo studio del Politecnico di Milano, sottolinea che le rimanenze alimentari in Italia sono di 5.590.000 tonnellate, pari a oltre 13,5 miliardi di euro. “Di queste i consumatori sono responsabili del 43%, la distribuzione del 13%, la ristorazione del 4%, la trasformazione del 3% e il settore primario del 37%”.
“Siamo convinti che la questione della lotta allo spreco e del recupero delle rimanenze alimentari sia importante e che per affrontarla ogni elemento della filiera debba innanzitutto prendersi le proprie responsabilità” commenta Federdstribuzione.
Secondo uno studio, più volte citato da vari attori della filiera e in vari eventi istituzionali e presentato il 6 ottobre 2015 a Expo alla presenza del Ministro Martina, dell’Onorevole Gadda e delle varie associazioni che compongono la filiera, la distribuzione ogni anno dona prodotti alimentari ancora perfettamente commestibili per 65.000 tonnellate, pari a oltre 80 milioni di pasti.