“Liberalizzate!”, questo il monito lanciato da Stefano Pessina, Ceo del gigante farmaceutico Walgreens Boot Alliance, che si prepara tra l’altro a chiudere l’operazione di fusione con la catena di farmacie statunitensi Rite Aid. Pessina si rivolge direttamente al viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: "Se ci fossero le condizioni, saremmo pronti a investire in Italia, anche se non direi mai in pubblico la cifra", ha sottolineato il Ceo nel corso della tappa californiana di Italy on Move, come riportato dalla stampa presente all'evento.
Il disegno di legge con le due norme fondamentali, messo a punto dalla titolare del Mise Federica Guida, al momento non ha ancora visto la luce, ma Calenda sembrerebbe propendere per l’ottimismo. "La distribuzione dei farmaci in Italia è troppo frammentata: in Francia ci sono 4 società, in Gran Bretagna 3, in Italia 100. Molte sopravvivono ma sono in difficoltà e il sistema rischia il collasso", ha ribadito Pessina, ricordando tra l'altro che per la WBA la questione investimenti non ruota intorno a "un miliardo in più o un miliardo in meno, quando ci muoviamo lo facciamo sempre in modo importante".
Quella del Ceo di Walgreens è una voce che si aggiunge a un coro ormai popoloso e che rende la tematica sempre più calda e la gdo schierata con forza: dalla campagna #Liberalizziamoci di Conad con l’Ad Francesco Pugliese in prima fila, alla presa di posizione di Coop, passando per la recente intervista rilasciata a Mark Up da Roberto Bucaneve, vicedirettore generale e responsabile Centro Studi Centromarca.