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Torna il progetto Si sostiene in carcere, promosso dalla non profit Soroptimist International d’Italia con Fabbri 1905 finalizzato a reinserire in società le detenute attraverso corsi professionali di per imparare a preparare gelati artigianali. Si tratta di un percorso professionalizzante che era già stato portato avanti nel 2024. Replica ora nelle sezioni femminili delle carceri Brescia, dove si è già svolto, Vercelli, Modena, Verona, Pisa, Torino, Firenze e Forlì. Fabbri 1905 si propone così di rafforzare il proprio impegno per le pari opportunità e l’imprenditorialità femminile.
Preparare il gelato per un futuro dopo la reclusione
Fabbri 1905 metterà a disposizione il suo know-how con un ciclo di lezioni teoriche e pratiche, oltreché fornire ingredienti e materiali necessari per il percorso didattico, che arricchirà il cv delle partecipanti con un diploma. “Il gelato -commenta la famiglia Fabbri- è da sempre associato a momenti di spensieratezza e felicità. Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa, che porta in sé molti dei valori in cui crediamo da sempre: il ruolo delle donne, la centralità della formazione, il sostegno al mondo della gelateria artigianale”.
Un lavoro per evitare il mondo del crimine
Soroptimist è un’organizzazione con diffusione globale di donne che promuove l’avanzamento della condizione femminile. Il corso base di gelateria artigianale a Brescia ha coinvolto 8 detenute, che hanno appreso come preparare il gelato artigianale, imparando anche delle abilità spendibili una volta ritornate in libertà. Il momento del reinserimento nel mondo del lavoro per gli ex carcerati è sempre di grande delicatezza. Circondati dal sospetto, gli ex detenuti spesso faticano a trovare un lavoro e un luogo dove vivere. La conseguenza, molto spesso, è di ritornare a commettere reati: il tasso di recidiva in Italia è ufficialmente superiore al 60%.
Ampliare fuori dalle mura
L’iniziativa era nata nel 2017 ma poi era stata interrotta per via della pandemia, comunica Fabbri 1905 nel comunicato diffuso alla stampa. Ora, quella bresciana è la prima tappa di un tour che coinvolgerà nel 2025 8 istituti penitenziari femminili e 15 club Soroptimist, con l’obiettivo di diplomare circa un’ottantina di detenute. “Il corso -riferisce Paola Pizzaferri, referente nazionale di Soroptimist- lascia un’eredità importante alle allieve, che va al di là delle fondamentali competenze tecniche-professionali acquisite e dell’opportunità lavorativa futura, obiettivo prioritario del progetto: rapporti personali, metodo di lavoro e studio, fiducia nelle proprie capacità. L’auspicio è continuare ad ampliare il progetto, coinvolgendo sempre più istituti nelle diverse regioni d’Italia e promuovendo nel territorio partnership per borse lavoro e impieghi nell'ambito della gelateria artigianale”.