L'Osservatorio Immagino, lo strumento creato da Gs1 e Nielsen che analizza e monitora i fenomeni di cosnumo analizzando le etichette dei prodotti in vendita, si è concentrato sulla cura della persona. "Osservando" oltre 9.700 etichette di altrettanti prodotti ha colto le chiavi dell'innovazione nel settore. Ed è un'innovazione trasversale che nasce nell'alimentare.
Cura della persona, l'ingredientistica
Nel settore cura della persona le tendenze si muovono in una zona che interseca il territorio del food a quello del non food. I concetti ispiratori secondo l'Osservatorio Immagino sono la naturalità e l'assenza di chimica invasiva. Nell'alimentare si direbbe "free from" e "green", per la cura persona il concetto è rich-in. Da qui la popolarità di etichette che contengono le parole burro di karitè o olio di argan, che evocano un contesto esotico e voluttuoso.
Nella cura della persona le tendenze in atto non possono prescindere dai risultati, l'eficacia del prodotto. Ecco quindi le etichette con ingredienti quali l'acido ialuronico: in un anno questi prodotti sono cresciuti quasi del 25%. Le vendite confermano la lettura: nel 2016 gli italiani hanno acquistato l'11,3% in più di prodotti naturali contenenti betacarotene, un giro d'affari di quasi 9 mio euro. In crescita del 4,7% i prodotti che contengono soia, 55 mio euro di vendite, olio di cocco +4,7% pari a 34 milioni di euro di vedite,e edstratto di calendula, 21,5 mio euro le vendite in crescita del 3,6%.
"Oggi il fattore che influenza maggiormente il processo di acquisto nel personal care è la ricerca della naturalità -afferma Marco Cuppini, research and communication director di Gs1 Italy-, elemento che si rispecchia anche nei claim utilizzati in etichetta da questi prodotti"
L'indicazione in etichetta
Quali sono secondo i dati dell'Osservatorio le indicazioni più frequenti per i prodotti per la cura della persona? La più diffusa è "dermatologicamente testato", sul 22% dei prodotti censiti, pari al 13,8% del personal care in totale. Non è una novità, e infatti anche se rasscura rispetto alle allergie viene superato da argomenti più attuali, ed è in calo del 2,3% nelle vendite 2016 rispetto al 2015.
Cresce del 9,1% il claim "senza parabeni", presente sull'8% dei prodotti in vendita nella distribuzione moderna, e vale il 5% delle vendite complessive dei prodotti per la cura della persona. I clienti sono evidentemente più informati e non si accontentano di indicazioni generiche, ricercano l'ingrediente specifico.
In crescita i prodotti arricchiti con olio di argan, +2,6%, e quelli a base di avena, +39,1%, nicchia in forte crescita e best performer 2016 secondo l'Osservatorio. In salita le vendite di prodotti per la cura della persona che vantano in etichetta l'origine italiana, pari al del 14,8% del totale dei prodotti censiti, con l'indicazione "prodotto in Italia". Genera il 9,4% delle vendite complessive, ed è cresciuto del 4,2% nel 2016.