Esd: ecco come gestiamo la volatilità dei prezzi

La centrale di acquisto Esd ha potuto gestire meglio l’inflazione grazie ai modelli previsionali elaborati da Areté

Un progetto iniziato nel 2021 quello tra Esd e Areté, agli albori di quella che sarebbe stata la più cara spirale inflativa in Italia dagli anni ‘80. L’elaborazione per prevedere il probabile andamento dei prezzi ha permesso a Esd di negoziare contratti con le industrie produttrici di beni di largo e generale consumo su basi più consapevoli, tenendo conto dell'andamento dell'inflazione. La centrale di acquisto e di marketing è costituita da 4 soci (Acqua & Sapone, Agorà Network, Aspiag, e Selex) e oltre 40 imprese mandanti. “I modelli consentono di avere visibilità sugli andamenti dei prezzi delle commodity fino a 18 mesi in avanti -spiega Enrica Gentile, Ad di Areté-. Veniamo ormai da quasi cinque anni di mercati estremamente complessi e volatili”. Areté - The Agri-Food Intelligence Company, è nel business delle analisi e previsioni sui mercati agricoli e alimentari.

Esd-Areté: la previsione dei prezzi per un dialogo più consapevole

La corsa dell’inflazione è stata uno stimolo alla comprensione delle “dinamiche di mercato -spiega Piergiorgio Bonini, direttore generale di Esd Italia- e farsi un’idea di cosa sarebbe successo in futuro. In modo da poter gestire in maniera efficace il dialogo con l’industria di marca e quella privata […], per continuare a garantire migliori prezzi ai consumatori finali”. Esd Italia ha introdotto appunto alcuni modelli previsionali sviluppati da Areté per gestire le variazioni, spesso violente, dei prezzi della filiera agrifood, avendo a disposizione elementi predittivi dei prezzi nel dialogo con l’industria.

Cacao, cereali ed elettricità: con Areté prezzi più prevedibili

Le quotazioni di cereali, frutta secca, latte e olio hanno girato sull’ottovolante dal 2020. Senza contare le oscillazioni di gas ed elettricità. Esempi più recenti, il cacao, il cui prezzo è triplicato nei primi 4 mesi del 2024, per poi dimezzarsi fra aprile e maggio. Il caffè ha mostrato forti tensioni: fra ottobre 2023 ed aprile 2024 i prezzi dell’arabica sono aumentati del 70%. Non mancano casi di marcata deflazione. È il caso del frumento, che dai picchi storici dell’estate 2022 ha quasi dimezzato il suo valore. L’olio di girasole, dopo i pesanti rincari dovuti al conflitto fra Russia ed Ucraina ha visto prezzi in calo negli ultimi due anni di circa il 65%.

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