Dove andrà ad aprire El Corte Inglés, l'ammiraglia dei grandi magazzini spagnoli, una delle catene di department store di caratura mondiale (la quarta, per l'esattezza)? La domanda ha generato, negli ultimi due anni, una cospicua produzione di articoli basati su ipotesi e indiscrezioni più o meno attendibili. Dopo Roma, la città più accreditata è Milano: sfumata l'occasione del palazzo Unicredit di Piazza Cordusio, afferrata invece dai cinesi di Fosun, la catena guidata da Dimas Gimeno Alvarez sembra orientarsi sull'altro edificio di Piazza Cordusio, non meno interessante e monumentale, quello delle Poste, oggi di proprietà Blackstone, che l'avevo acquistato per 130 milioni di euro, compresi altri due prestigiosi immobili, fra cui l'ex sede del Banco di Sicilia in via Santa Margherita. Blackstone, il fondo americano fra i più attivi nelle acquisizioni immobiliari in Italia, è seguito in Italia da Paolo Bottelli, un ex Prelios, titolare di Kryalos, che sfugge abilmente a qualunque richiesta di precisazione (almeno a Mark Up).
Oltre a Piazza Cordusio, ci sono altre location interessanti nel centro di Milano, come la Galleria Manzoni per la quale Prelios è in trattativa con Stam.
Poste Italiane dovrebbero aver già predisposto le destinazioni commerciali dell'edificio in questione, condicio sine qua non per piazzare oggi sul mercato un immobile di quelle dimensioni a un retailer internazionale. I soldi non mancano al Corte Inglés: quasi 15 miliardi il giro d'affari consolidato 2014, 826 milioni di ebitda, 296 milioni di ebit e 118 milioni di utile netto, con un cash flow di 635 milioni di euro.