Dr. Schär, un’oasi di biodiversità gluten free

Dr Schär Field100
Dopo Field100, l’innovativo progetto per la coltivazione a Brunico di 100 varietà diverse di cereali e pseudocereali minori senza glutine, il lancio di VItaMì per lo sviluppo di nuove cultivar di miglio

Dr. Schär ha lanciato un ambizioso progetto, Field100. Per creare uno dei campi di maggiore biodiversità con specifiche cultivar di colture che possano adattarsi alle condizioni climatiche e pedologiche delle Alpi altoatesine. Lanciato nel 2022, l’anno dei festeggiamenti per i 100 anni dalla visione che ha dato origine all’azienda, scopo dell’iniziativa è coltivare insieme, in un unico campo a Brunico, 100 varietà diverse di cereali e pesudocereali minori senza glutine, alcune delle quali attualmente in commercio e altre risalenti a un secolo fa, conservate presso banche del germoplasma da cui sono state estratte per rivivere nel terreno.

Risultati incoraggianti

È il caso delle quinoa, avena, grano saraceno, l’amaranto, semi di lino e lenticchie. “I risultati sono stati incoraggianti -spiega Hansjörg Prast, chief marketing officer di Dr. Schär-: non solo la coesistenza è riuscita, ma sono stati identificati una serie di mutui benefici generati dalla concomitanza di specifiche piante sullo stesso suolo. Tra l’altro molte delle varietà di Field100 non vengono normalmente coltivate nelle zone alpine, ma sono tipiche di latitudini più calde del mondo. Il fatto che abbiano attecchito con successo ci spinge a considerare l’ipotesi di una loro possibile integrazione sui nostri suoli a scopo di adattamento al cambiamento climatico”.

Verso nuove cultivar

Lo scorso anno, il percorso di Field100 si è intrecciato con quello di VItaMì (Varietà italiane di miglio), un progetto di ricerca mirato alla coltivazione di nuove varietà più resistenti al cambiamento climatico e naturalmente prive di glutine.

Climate change e conseguenti fitopatie mettono a rischio la sopravvivenza di diverse specie vegetali, tanto che il 40% è minacciata dall’estinzione. L’iniziativa mira, pertanto, a selezionare nuove cultivar di miglio adattate alle nuove condizioni climatiche occidentali. Questo cereale ha anche un interessante profilo nutrizionale: oltre a essere gluten free, possiede un elevato contenuto di fibre, calcio e ferro; ha un ciclo agronomico breve ed è resistente agli stress ambientali. Tutto ha avuto inizio nel 2020, con la prima fase di ibridazione tra cultivar selezionate di questo cereale. Negli anni successivi si è poi proceduto alla coltivazione in serra di circa 6 mila linee derivanti da 4 differenti incroci, con la selezione finale di mille piante da portare in campo. “Nel 2022 sono cominciate le prime prove sul terreno (incluso l’appezzamento di Field100) e le conseguenti fasi di selezione e valutazione delle linee più promettenti”.

Biennio chiave

Un processo di analisi accurato e meticoloso proseguirà anche nei prossimi anni con l’obiettivo di distribuire il primo seme agli agricoltori partner di Dr. Schär nel 2025 e di integrare il seme nella filiera nel 2026.

L’azienda a conduzione familiare, ma con un forte orientamento internazionale, fa della sostenibilità e dell’innovazione dei capisaldi: negli ultimi 4 anni più del 10% del fatturato è stato reinvestito in progetti di innovazione ed espansione del gruppo. Con 18 sedi dislocate in 11 Paesi, di cui 11 stabilimenti produttivi, alla fine del 2022 il fatturato ammontava a 480 milioni di euro. I prodotti, tra cui più di 200 a marchio, sono commercializzati in oltre 100 Paesi, con Italia, Germania e Stati Uniti i tre mercati principali e ogni mese vengono venduti in tutto il mondo più di 10 milioni di unità di pane Dr. Schär. Il 2021-2022 è stato un biennio chiave per lo sviluppo di progetti di salvaguardia della biodiversità attraverso il recupero di colture minori (Field100 ne è un esempio concreto) e l’attuazione di progetti agricoli innovativi. Il report di sostenibilità ha raccontato i risultati raggiunti, che hanno interessato principalmente il risparmio idrico (-20% di consumo di acqua rispetto alle pratiche tradizionali) e l’utilizzo di fertilizzanti alternativi (+15% nella resa e nello sviluppo delle piante).

 

Acquisti responsabili

Attualmente l’Azienda è certificata per l’acquisto responsabile di materie prime, come olio di palma e cacao.

“Ritenendo che i nostri prodotti possano essere davvero buoni e di qualità solo se lo sono gli ingredienti con i quali li produciamo, abbiamo conseguito la certificazione per l’acquisto responsabile di materie prime quali olio di palma e cacao, con l’obiettivo, a tendere, di creare una catena di approvvigionamento 100% senza deforestazione”. Sul packaging l’ambizioso obiettivo è di ridurre, entro la fine del 2024, l’utilizzo della plastica del 25% e continuare la transizione verso imballaggi riciclati, riciclabili e compostabili: oggi oltre il 20% dei prodotti del gruppo è realizzato con materiali riciclabili e nel 2022 l’utilizzo nei pack di materiali derivanti da fonti rinnovabili è cresciuto del 5,23%. Sul tema energia per il biennio 2023-2024 è programmata l’implementazione di 4 impianti fotovoltaici in Germania, Italia e Austria per rafforzare l’approvvigionamento energetico da fonti pulite. Solo in Italia, grazie all’uso dell’elettricità verde, nel 2022 sono state risparmiate quasi 7.000 tonnellate di CO2. Sul tema della diversity&inclusion Dr. Schär crede poi fermamente nella parità di genere, come dimostra il fatto che il 37% dei suoi manager sono donne.

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