Ciacci Piccolomini d’Aragona in collaborazione con Microsoft e Si-Net ha realizzato un progetto che potrebbe diventare una best practice importante per i settori più tradizionali del Made-in-Italy, partendo da quello vitivinicolo. Per ripensare modelli di relazione e business al passo con i tempi e, soprattutto, è funzionale alla messa in circolo dell’innovazione nelle filiere e nei territori caratterizzati da un digital divide ancora importante e da problemi di isolamento. È questo il caso della storica cantina di Montalcino Ciacci Piccolomini d’Aragona, di antichissima (secolo XVII) e nobile origine, che dispone di 200 ettari totali di pertinenza - di cui 60 dedicati alla produzione vinicola -, con il Brunello di Montalcino prodotto di punta. L’azienda è guidata dalla famiglia Bianchini ed è caratterizzata da una forte vocazione all'export, che è responsabile dell'80% del fatturato (di cui il 30% proviene dal mercato statunitense).
È in questo scenario che si pone il processo di trasformazione digitale di Ciacci Piccolomini d'Aragona, che, partendo da un ammodernamento interno volto all'efficientamento della produttività individuale e alle possibilità di collaborazione soprattutto in mobilità (come nel caso del personale commerciale), ha implementato nuove soluzioni di cloud computing, offerte da Microsoft e Si-Net, che hanno permesso anche di andare oltre le esigenze dell'operatività quotidiana dettate da un mercato in cui il contatto diretto tra le persone è l’elemento essenziale per la compravendita, e ha ispirato nuovi utilizzi finalizzati a mettere al centro il cliente e la sua customer experience. Un settore tradizionale come quello vitivinicolo è, infatti, legato ad un mercato che deve ancora oggi “toccare con mano” e degustare il prodotto. Trovare un'armoniosa intesa con nuove soluzioni tecnologiche porta a risultati win-win e ad esperienze innovative e di pregio.
Ecco, quindi, che prendono forma i primi Digital Wine Tasting, ovvero degustazioni virtuali interattive, con cui la tenuta toscana intende raggiungere più facilmente clienti e appassionati wine lovers, dando loro la possibilità di interfacciarsi in tempo reale con i produttori, con gli enologi e con i sommelier locali. Il consumatore finale non è più lasciato solo nella fruizione del prodotto o affidato all'intermediazione esterna di terzi, ma è guidato in maniera diretta tra le caratteristiche organolettiche del vino, la sua storia e le specifiche del territorio da cui proviene, rendendolo unico. Si tratta di una fortissima leva di branding, che apre nuove prospettive a livello di marketing e comunicazione, oltre che diffusione diretta in diversi contesti geografici e culturali (non con adeguata conoscenza del patrimonio vinicolo italiano per saperlo ben riconoscere, specie in casi di contraffazione), con un modello scalabile ed efficiente.
Lato tecnologia, questo è reso possibile dalla piattaforma Microsoft Teams, adottata sotto la guida del partner Si-Net, che rappresenta un hub per la collaborazione online, integrando in modo sicuro strumenti di comunicazione come chat, meeting e chiamate virtuali, con la suite di produttività Office 365 e le applicazioni di terze parti utilizzate in azienda. Questo strumento offre interessanti opportunità per le realtà del mondo Food&Wine più o meno "export-oriented": è possibile, infatti, usufruire di traduzioni delle chat con un click, sottotitoli in diretta, traduzione e trascrizione dei video-meeting, background personalizzati, condivisione istantanea di file, e tanto altro. Il progetto si inserisce nella più grande cornice dell'iniziativa capitanata da Microsoft “Ambizione Italia per le PMI: storie di innovazione digitale e Made-in-Italy”, con l’obiettivo di supportare l’innovazione delle piccole e medie realtà italiane grazie ad un lavoro di formazione e aggiornamento - upskill e reskill -, e alla condivisione di buone pratiche per il diffondersi di una cultura digitale funzionale alla crescita.
Contribuire alla competitività del territorio con nuove forme di interazione diretta come nel caso della “degustazione digitale” o prospettando nuovi format innovativi, come visite virtuali delle cantine o altro, costituiscono la chiave per il successo anche per aggredire nuovi mercati come quelli orientali o consolidare quelli già in portafoglio. Ispirazioni e nuove prospettive in ottica di customer engagement diventano quindi realtà: "Grazie alla semplicità di uno strumento come Microsoft Teams, che facilita la comunicazione e abilita nuove modalità di interazione e video-streaming, è possibile ripensare anche esperienze consolidate come le degustazioni e aprire nuove opportunità per un mondo realmente senza confini. Siamo fieri di lanciare il Digital Wine Tasting, che ci auguriamo possa diventare un nuovo standard, non solo per noi, ma per l’intero comparto, affinché il gusto del Brunello di Montalcino possa imporsi sempre più in Italia e all’estero, nel rispetto di efficienza e sostenibilità”, ha dichiarato Paolo Bianchini, Comproprietario di Ciacci Piccolomini D’Aragona.