Decathlon ha pubblicato il proprio bilancio sociale e ambientale relativo all'attività 2021, con focus sia a livello globale che in Italia. Nel documento sono riassunti impegni e azioni al suono di #TomorrowStartsToday che come d'uso toccano più ambiti, dai collaboratori alla creazione di valore sostenibile in tutti le sue accezioni.
In particolare, come ricorda in apertura Anne Desormais, leader comunicazione reporting sviluppo sostenibile, la catena nel 2021 ha ricalcolato la propria traiettoria di riduzione delle emissioni di CO2 per raggiungere l’obiettivo carbon neutral mondiale entro il 2050. "Il nuovo obiettivo del -53% di intensità di carbonio entro il 2026, basato su dati scientifici, ci consente di intensificare i nostri sforzi laddove avranno maggiore impatto: l'energia rinnovabile utilizzata dai nostri fornitori e nei nostri siti, l'ecodesign dei prodotti, lo sviluppo di nuovi modelli di business sostenibili".
Non si tratta, come dovrebbe essere per tutte le aziende, solo di un elenco di numeri e "cose fatte", ma di una più ampia visione e di un approccio olistico che, ad esempio, passa dalla lettura simultanea dei dati finanziari ed extra-finanziari, fondamentali per una reale gestione sostenibile. Da quest'anno, infatti, Decathlon monitora la rendicontazione delle performance umane e ambientali nello stesso quadro degli indicatori finanziari. "Il fatturato ottenuto con i prodotti Ecodesign, i risultati degli audit di responsabilità ambientale o il consumo di energia rinnovabile presso i nostri fornitori, permettono a tutti di comprendere globalmente la nostra performance. Affinché tutti possano sperimentare appieno questa evoluzione, stiamo gradualmente integrando queste nozioni nella retribuzione variabile dei collaboratori", sottolinea Desormais.
Per citare, comunque, qualche dato, il 10,4 % di fatturato 2021 è ad esempio stato realizzato con prodotti Ecodesign, quasi un raddoppio rispetto al 5,9 % del 2020. Una percentuale, tra l'altro, che in Italia sale al 11,4%. Il 63,4 % prodotti Decathlon ha poi delle etichette ambientali e l'82,6% del consumo di elettricità nei negozi e nei depositi deriva da fonti rinnovabili. Ci si struttura maggiormente anche per favorire l'economia dell'usato e della riparazione (Patagonia docet) con 28.730 prodotti riparati\rigenerati solo in Italia.
Le sfide determinanti per garantire la performance sostenibile dell'azienda si sono fatte più chiare e dal 2021 Decathlon si basa su un nuovo studio di materialità che ha confermato che i temi prioritari degli ultimi anni sono in linea con le principali preoccupazioni dei suoi stakeholder, come la protezione della biodiversità. "Negli ultimi due anni abbiamo cercato di definire gli indicatori più rilevanti per calcolare gli impatti sugli ecosistemi, per misurare e migliorare l'impronta ecologica delle attività di Decathlon lungo tutta la catena di valore. Questa costante ricerca ci permette di definire gli indicatori più idonei alla gestione delle nostre attività. Anche quest’anno abbiamo potuto approfondire il calcolo della quantità potenziale di plastica rilasciata negli oceani legata alle nostre attività e definire i primi piani d'azione".