I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di febbraio 2020 registrano un +5,7% rispetto a febbraio 2019 nelle vendite a valore. L’alimentare cresce del +8,2% mentre il non alimentare guadagna il +3,8%.
“Il dato di febbraio registra la prima ondata emotiva di acquisti nei supermercati a seguito del diffondersi dei casi iniziali di coronavirus in Italia – osserva Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione – un fenomeno che è poi rientrato nel tempo riportando le vendite su trend consolidati e con segnali di ulteriore rallentamento”.
“Anche le vendite del non alimentare fanno segnare una crescita significativa, la maggiore dal 2010, anche in questo caso influenzate dai primi impatti del Covid-19 – prosegue il presidente di Federdistribuzione –. E’ però destinato a essere l’ultimo dato con il segno più, poiché i successivi provvedimenti hanno imposto la chiusura di molte attività o indotto le imprese a chiudere i propri negozi per mancanza di clienti, gettando il comparto in una vera e propria situazione di crisi. Il settore ha bisogno di misure di sostegno per diminuire i costi a fronte di vendite azzerate e di iniezioni di liquidità, per superare la fase emergenziale e tornare a crescere. Il decreto annunciato ci pare vada nella direzione giusta. Il settore non food è da tutelare, quale importante volano per la ripresa economica quando sarà possibile rimettere in moto il Paese” conclude Gradara.