Dal codice a barre al Qr code GS1, a 50 anni dalla prima scansione

Qr code GS1
Nel 50enario del codice a barre 22 tra produttori e retailer del largo consumo chiedono di passare al Qr code GS1 entro dicembre 2027

A 50 anni dalla prima scansione di un codice a barre in un supermercato, avvenuta il 6 giugno 1974 alla cassa di un punto di vendita Marsh a Troy, in Ohio, per un pacchetto di gomme da masticare Wrigley's gusto juicy fruit da 0,61 centesimi, a dicembre 2027 la sostituzione con lo standard Qr code GS1.

La richiesta dei retailer per il passaggio al Qr code GS1

Il 26 giugno 2024, cinquantesimo anniversario della prima scansione di un codice a barre, 22 tra i leader mondiali del largo consumo hanno firmato una dichiarazione congiunta per chiedere l'adozione generalizzata entro dicembre 2027 dei codici 2d di nuova generazione, i Qr code secondo lo standard di GS1.

I firmatari dell'iniziativa, denominata "Sunsrise 2027", non sono solo retailer, ma anche produttori di prodotti di largo consumo. Eccoli:
Produttori: Barilla Group, Dr. Oetker, L’Oréal, Master Kong (Tingyi Holding Corp.), Mengniu Group, Mondelēz International, Nestlé, Savencia Fromage & Dairy, The J.M. Smucker Co., The Procter & Gamble Company, Tsingtao Beer Ltd., WH Group (Henan Shuanghui Development Co.), Yili Group.
Retailer: 7-Eleven (CP ALL Thailand), AS Watson, Carrefour, IGA, Lidl International, Metro, Migros Ticaret A.S.
Marketplace: Alibaba.com (Taobao & Tmall Group), JD.com Group.

I vantaggi del nuovo sistema di codifica

I nuovi Qr code portano una maggior quantità di informazioni rispetto al codice a barre, e le rendono accessibili anche all'utente finale via smartphone, aprendo una serie di nuove possibilità di comunicazione tra brand e cliente.

Tra le informazioni utili per i clienti: istruzioni per l'uso e il riciclo, indicazioni sulla sicurezza, informazioni nutrizionali e certificazioni.

Si superano così i limiti di spazio del packaging dei prodotti, offrendo ai consumatori la possibilità di accedere a tutte le informazioni loro utili nella scelta e anche nell'uso del prodotto, dalle ricette ai tutorial.

In particolare, le informazioni sulla sostenibilità sono quelle che troverebbero più spazio, insieme a quelle sulla sicurezza alimentare, per esempio con gli allergeni piuttosto che la scadenza (con la possibilità di vendere a prezzi ridotti le scadenze più brevi e ridurre lo spreco alimentare).

"Il passaggio ai Qr code standard GS1 è fondamentale per il futuro del nostro settore - ha detto Francesco Del Porto, global chief customer officer & president region Italy di Barilla Group e presidente di GS1 Italy - Questi codici offrono diversi vantaggi che possono migliorare significativamente la tracciabilità, la sicurezza alimentare, la protezione dei consumatori, l'efficienza e la trasparenza della supply chain, la conformità normativa e le relazioni con le autorità, la comunicazione con i consumatori e la consapevolezza delle loro scelte di acquisto. Sono convinto che questa tecnologia innovativa possa aumentare il valore dei nostri brand e del servizio ai consumatori e che giocherà un ruolo importante nel futuro del nostro settore. Vogliamo essere protagonisti attivi di questo cambiamento rivoluzionario".

"Il passaggio alla nuova generazione di codici a barre 2D sarà un momento epocale, proprio come lo fu l'introduzione del codice a barre. Il nostro settore deve farlo insieme e insieme raggiungere l'obiettivo di scambiare dati rilevanti e affidabili con i partner, le autorità e soprattutto i consumatori, che sono sempre più interessati a sapere tutto sui prodotti che acquistano - sottolinea Silvia Bagliani, Vp & managing director Italy di Mondelēz International e vice presidente di GS1 Italy - Ritengo che la cultura dei dati sia fondamentale per aumentare il valore del rapporto delle nostre aziende con i consumatori e la reputazione dell'intero settore".

In Italia i prodotti di largo consumo confezionato con il codice a barre di GS1 sono oltre 350.000, passano alle casse 32,4 miliardi di volte l'anno per un totale di 2,7 miliardi di scontrini emessi.

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