Sostenibilità ambientale, ovvero il non sprecare e ridurre i rifiuti, ma anche sostenibilità sociale, ovvero offrire l'accesso a del cibo ancora buono a costo ridotto a tutta la popolazione. In tempi di carovita esorbitante come quello odierno si tratta anche di un vero atto di inclusione nei confronti delle fasce deboli, nonché di una scelta che rafforza il posizionamento di csr dell'azienda in modo concreto.
Non stupisce, dunque, che la rete di alleati dell'app Too Good To Go salga a 28 aziende con 5 nuovi ingressi dal mondo food e gdo, ovvero Eridania, Gruppo Orsero, Kellogg Italia, Penny e Riso Scotti.
I nuovi firmatari del Patto contro lo spreco alimentare non si impegnano solo a contribuire all'offerta, attraverso l'app, delle ormai note Magic Box, bensì ad agire attivamente su cinque punti-chiave: etichetta consapevole, azienda consapevole, consumatore consapevole, supermercato contro lo spreco, fabbrica contro lo spreco. Questo significa, ad esempio, sensibilizzare le persone sul tema, educarle a verificare la qualità degli alimenti dopo il termine minimo di conservazione (tra le frasi distintiva quella “spesso buono oltre”), ma anche formare i propri dipendenti in proposito. Il tutto con strumenti quali webinar, newsletter periodiche e campagne.
Si tratta, in sintesi, di portare avanti un impegno sempre più allargato, coordinato e sinergico a vantaggio di intere filiere (per non dire del pianeta stesso).