Non c'è bisogno di dati e statistiche per capire che TikTok, al di là della crescita anche tra i più adulti, resta innanzitutto cosa giovane e per giovani. Per vederlo basta andare a fare un giro sul social, che non a caso meglio si definisce come piattaforma di intrattenimento dai contenuti brevi e istantanei: una pletora di ragazzi o "adulti junior" under 35 che, prima di ogni altra cosa, si divertono e se la ridono, tra lancio di nuovi trend e reinterpretazioni continue del patrimonio creativo esistente.
Di questo spazio catalizzatore di giovani, come avevamo già preannunciato lo scorso anno qui su Mark Up, nel 2022 si stanno accorgendo presto o tardi un po' tutti i brand, retailer compresi, che sbarcano sul canale mostrando il loro volto più coinvolgente e fresco. Il set per eccellenza? Naturalmente, i rispettivi negozi, a chiusura del cerchio tra offline ed online.
Esselunga, che sta investendo sulla sua identità di love brand digitale, non poteva che arrivare anche su TikTok, dove da questo autunno punta a raccontarsi "per la prima volta in uno stile del tutto nuovo, diretto e ironico". L’azienda, supportata dal partner strategico-creativo Uasabi e in collaborazione con l’agenzia The Story Lab (Dentsu Creative), pubblica quotidianamente contenuti di vario tipo, incentrati primariamente sulla spesa quotidiana e che prevedono anche il coinvolgimento di alcuni noti creator e talenti (si è partiti con il comico Max Angioni). I volti giovani dei vari video, più o meno celebri, sono comunque il primo fil rouge che si nota andando sul profilo dell'insegna, dove si risponde con costanza anche ai commenti degli utenti, anche solo per ringraziarli, a conferma di un rapporto il più possibile diretto e consolidato.
L’arrivo su Tik Tok è "fondamentale per Bennet per intercettare la generazione Z", spiega la stessa catena, comparsa a sua volta da ottobre 2022. Dalla ricerca Gwi – Italia, tra l'altro, è emerso che il 64,8% delle persone che vanno a fare la spesa nelle regioni in cui sono presenti i punti di vendita Bennet, e che usano TikTok, sono comprese tra i 16 e i 34 anni. La sfida dichiarata dall'azienda è pertanto "quella di entrare in sintonia con questa fetta di pubblico rispondendo a due delle loro esigenze primarie: mostrare quanto è facile divertirsi anche tra le corsie di un supermercato e mostrare l’essenza più giocosa e semplice di Bennet". Focus su diversi format come il Tg Bennet, che va in onda avendo come protagonisti i vari prodotti che si collegano in qualità di corrispondenti dai vari reparti per raccontare agli utenti promozioni e offerte attive nei punti di vendita. Ma ci sono anche le freddure da banco per comunicare tutte le news "più fresche" dagli store, passando per novità a scaffale e house of cart, ossia un format incentrato sulla creazione di un tema che possa caratterizzare la spesa corredato da consigli mirati. Pack oh my pack ricerca invece le etichette più d’impatto che verranno declinate in musica e in rima, mentre Bennet Pov è dedicato alle parodie dei comportamenti più divertente in cassa e Guess my job invita a scoprire la mansione del dipendente attraverso alcune domande.
A vincere il riconoscimento Greatest TikTok in questo 2022 è stata l'insegna Unieuro grazie alla sua campagna “Il commesso”, creata dall’agenzia BCube e portata on air da Zenith. Un'idea narrativa che ha i contorni della classica sitcom, con il dipendente che semplicemente racconta la sua vita quotidiana in negozio, tra gag e informazioni promozionali, ma attraverso un linguaggio e un tone of voice contemporanei e autenticamente colloquiali. Tra i risultati oltre 100mila follower nell'arco di tre mesi a fronte di 18 contenuti pubblicati e 37mila visualizzazioni medie per ognuno. Sono state invece 378mila le interazioni e del 662% l'engagement rate interazioni/fanbase.
@unieuro Raga ‘sto trend non mi stancherà mai. Mi fa sempre ridere.
Anche un colosso del medium più tradizionale come Mondadori ha scelto di aprire a TikTok con un racconto che parla di libri, territorio e incontri. Una scelta che non rinnega dunque la propria identità e nemmeno la snatura, ma la declina in una diversa chiave "di lettura". Parliamo di un viaggio alla scoperta delle librerie dell'insegna sparse in tutto il Paese, attraverso la voce dei testimonial che vivono la libreria nel quotidiano: dai librai, che già oggi propongono rubriche e contenuti sui profili TikTok delle librerie Mondadori locali, ai booktokers, giovani ragazze e ragazzi appassionati di libri e lettura, con profili molto seguiti. Un format di comunicazione in grado di valorizzare il libro e le librerie, rendendole punto di riferimento per chi vuole seguire sui social i trend letterari del momento.