Cybersecurity, i dati al centro della nuova filiera. Ma il retail latita

Nonostante i budget spesso ci sarebbero, il mono retail non ha ancora modificato il suo atteggiamento verso videocamere e analytics. Axis Communications propone il suo approccio

L’ingresso dei sensori nel mondo della sicurezza ha aperto nuove porte e mercati al confine tra sicurezza fisica, sicurezza informatica e analytics. In un periodo di grandi trasformazioni tecnologiche e socio-politiche, le nuove possibilità diventano complesse per molti degli operatori del nuovo mercato che si sta generando. Axis Communications, che osserva questa confluenza dai suoi prodotti e servizi basati su videocamere, ritiene che si debba far continuamente formazione ed informazione a tutti i livelli: per questo ha proposto un formato aperto del suo Cybersecurity Summit 2023, quest’anno in contemporanea su Roma e Milano.

Il mercato della videosorveglianza è passato in pochi anni dalle tradizionali telecamere a circuito chiuso analogiche a sistemi più avanzati, come i Vcr basati su software Microsoft, che sfruttano applicazioni con intelligenza artificiale in cloud. Questo progresso tecnologico ha aperto nuove possibilità per migliorare la sicurezza e l'efficienza dei sistemi di videosorveglianza.

Per la sicurezza Axis parte da un approccio "by default", che garantisce elevati standard nei prodotti. Più recentemente, la cybersecurity è diventata un punto critico di grande rilevanza in quanto i criminali informatici continuano a migliorare le proprie attività. Inoltre, l'attuale situazione di guerra in Ucraina e le normative sempre più stringenti rendono necessaria una costante attenzione alla sicurezza informatica.

Le operations rompono lo schema

Secondo un'indagine condotta da Thoughtlab nel 2021 e riportata nella relazione di Sofia Zhou, Axis Solution Knowledge Manager, la cybersecurity rappresenta una sfida significativa che richiede un moderno schema di riferimento basato su 8 punti, tra i quali spiccano un approccio condivisione, continuità e trasparenza. Ma in genere la sicurezza viene affrontata ai margini del grande disegno aziendale.

Il mondo retail, un problema di visione

Nel trascurare la sicurezza e i suoi impatti neanche i retailer mostrano comportamenti illuminati. “Spesso le aziende tendono a difendere il proprio marchio e i valori associati agli oggetti che vendono, trascurando l'aspetto dell'operatività -ci ha spiegato Piergianni Marana, Axis key account manager- mentre sarebbe importante bilanciare gli aspetti”. Troppo spesso le aziende scelgono gli oggetti dal costo più basso, anche se ciò non significa necessariamente che non abbiano budget. Tuttavia, manca spesso competenza nell'individuare dove allocare i vari investimenti nel budget e c'è una carenza generale di formazione a tutti i livelli.

Un altro problema è la mancanza di integrazione tra la videosorveglianza e la sicurezza fisica nelle aziende. “Sono due aspetti distinti che richiedono competenze professionali diverse e  spesso non viene sfruttata la possibilità di acquisire dati e metadati per fini di business intelligence”, perdendo così un'opportunità importante per ottenere informazioni utili per migliorare la visione prospettica e prendere decisioni basate sui dati.

Come spesso si osserva negli eventi di cybersecurity, lo schema di produzione del valore è cambiato e le sfide della sicurezza si estendono ora a sistemi più complessi dei precedenti. “La sicurezza informatica non è più solo un fenomeno interno all'IT, ma coinvolge anche l'OT, le operazioni fisiche -ha detto Daniele Gulinatti, segretario Aipsa- bisogna comprendere le interconnessioni tra IT e OT e lavorare per migliorare continuamente il sistema complessivo di sicurezza”.

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