Il mercato petfood nel 2021 è cresciuto più del largo consumo confezionato, attesta il XV Rapporto Assalco-Zoomark, confermando la tendenza positiva costante negli anni e l'ulteriore accelerata registrata durante la pandemia nel 2020, quando molti italiani hanno scelto di adottare un animale da compagnia.
Il panorama del XV Rapporto Assalco-Zoomark
Il valore generato dai prodotti per l'alimentazione di cani e gatti nel 2021 è di 2,533 miliardi di euro pari a 682 mila tonnellate di prodotto vendute sui canali della gdo, dei petshop tradizionali, delle catene di petshop, delle catene petshop della gdo e online (dato Iri). L'incremento di fatturato è stato del +8,4%, nei volumi del +5,9%. Il largo consumo confezionato tra gdo, petshop tradizionali e catene petshop nel 2021 ha avuto una crescita del +3,1%; considerando lo stesso perimetro, il petfood cane e gatto ha prodotto il +7,1% a valore e il +5% a volume.
I numeri del food e del non food pet
Gli alimenti per gatto, tra secco, umido e snack, trainano il mercato con il 53,7% del mercato (dati Iri) sviluppato nei canali gdo, petshop tradizionali e catene petshop, pari a 1,3 miliardi di euro.
Gli alimenti per cane valgono il 46,3% del mercato per 1,12 miliardi di fatturato.
Nella gdo il 2021 ha segnato il ritorno in attivo del mercato degli alimenti per gli altri animali da compagnia: +3,3% a valore, +10,6% a volume, con un fatturato di 12,455 milioni di euro. Il segmento più consistente è quello degli alimenti per uccelli, pari al 43,4% del valore e al 49% dei volumi, in attivo del +6,3% a valore e del +7,4% a volume. A seguire gli alimenti per roditori, in crescita del +11,9% a valore e del +12,5% a volume.
Prodotti per l'igiene, giochi, accessori, sono questi gli articoli rilevati dal Rapporto Assalco-Zoomark 2022 per un giro d'affari che supera i 77 milioni di euro in crescita del +5,8% rispetto al 2020. Da sole le lettiere per gatto sviluppano un giro d'affari di circa 80 milioni di euro nella gdo. Ecco i numeri per segmento:
Giochi: +12,5%
Prodotti per l'igiene: +8,7%
Il bilancio di 15 anni di rilevazioni
Dal 2007, anno del primo rapporto Assalco-Zoomark, il fatturato è più che raddoppiato crescendo a un tasso medio annuo del +5,7% a valore e del +3,1% a volume, a dimostrazione della premiumizzazione dell'offerta e delle preferenze dei consumatori.
Negli anni si è evoluto anche il canale di vendita: la gdo che nel 2007 accentrava il 70% del valore nel 2021 vale il 56,3%. È cresciuta la quota del canale specializzato, dal 30% al 41,3%, sono arrivate le catene petshop della gdo e l'online che oggi detiene una quota del 2,4% sul fatturato complessivo. Per tutti i canali il Rapporto rileva un ampliamento dell'assortimento e la crescente segmentazione in funzione della personalizzazione sulle specifiche esigenze del pet.
La popolazione degli animali d'affezione
Sono più degli italiani. Secondo il XV Rapporto Assalco-Zoomark in Italia ci sono 64,7 milioni di animali d'affezione. Ecco la suddivisione per specie:
Pesci: 30 milioni
Uccelli: 13 milioni
Gatti: 10 milioni
Cani: 8,7 milioni
Piccoli mammiferi e rettili: 3 milioni
"Registriamo un consolidamento del ruolo dei pet nella famiglia e nella società italiana - commenta Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco - La pandemia è stata senza dubbio un acceleratore, ma di un processo in atto da tempo. Tale evoluzione si traduce in una sempre maggior attenzione da parte dei proprietari per il benessere dei propri pet. L’industria lavora da sempre all’incremento del benessere degli animali familiari tanto attraverso la scienza della nutrizione, sempre più tarata sui fabbisogni dei pet, quanto sulla ricerca costante per l’accessoristica, proponendo conseguentemente un’offerta sempre più avanzata”.
L'indagine Bva-Doxa per il XV Rapporto Assalco-Zoomark
Sempre più attenzione e cura per gli animali domestici: lo dice la ricerca Bva-Doxa, dalla quale emerge che il 96% degli intervistati ritiene che i pet siano ormai considerati membri della famiglia, il 90% afferma che sono nutriti e curati meglio, che sono più accettati anche nei luoghi pubblici e più presenti nei media di comunicazione. Se il 42% delle persone vive con un animale da compagnia, il 9% di questi ha scelto di farlo lungo i due anni di pandemia con i bambini come elemento di accelerazione per l'adoozione. Uniforme l'amore per gli animali lungo la penisola e le diverse fasce d'età.
Una presenza che diventa conoscenza e impegno nella cura, con più tempo dedicato al pet, maggior consapevolezza dei bisogni nutrizionali, l'88% sceglie prodotti in linea con le esigenze specifiche, più spesa per l'igiene e la pulizia. Ma anche tendenza a premiare il pet con snack, giochi o abbigliamento, o servizi specifici, con l'11% degli intervistati che dichiara di scegliere sempre più spesso servizi di lusso. Un possesso sempre più responsabile e consapevole.
Gli intervistati riconoscono anche il crescente ruolo se visibilità sociale degli animali, per esempio come protagonisti in attività socialmente utili, dalla presenza al fianco delle forze dell'ordine a quella per le attività terapeutiche. Nuove attività, che hanno dato vita a nuove professioni secondo 9 italiani su 10, e nuove opportunità di lavoro, dal dog sitting alla pet therapy.
Una presenza "sociale" che si traduce in una maggior tutela legale, è notizia di quest'anno l'ingresso anche nella nostra Costituzione.