Nel 1973 Uni Editions del Crédit Agricole, la terza banca francese per capitalizzazione, pubblicava solo una rivista, Dossier Familiale; oggi ne edita più di una dozzina, con in testa un periodico come Santé Magazine, il mensile più venduto in Francia con 3 milioni di lettori. Uni-Editions si avvale di 140 collaboratori, fattura circa 100 milioni di euro all'anno, somma invidiabile per qualunque editore di stampa settoriale soprattutto B2B in Europa, con un utile di 13,7 milioni di euro. Uni Editions ha appena rilevato il mensile Parents, dedicato ai nuovi genitori, nuovi nel senso che hanno appena procreato o sono in procinto di farlo.
Oltre al già citato Dossier Familiale, completamente rifatto e ammodernato, Uno-Editions pubblica testate come Maison Creative, Jardin, Bottin Gourmand. Due sono le caratteristiche di questa società editoriale: è controllata da una banca, cioè da un'istituto economico che non esercita l'editoria come prima e unica attività, e non ha direttori di testata, ma responsabili delle aree editoriali (famiglia, casa, cucina, bambini, arredamento).
Questi responsabili di area lavorano in sinergia con i responsabili della pubblicità, i "generatori di business" come li definisce Veronique Faujour su Italia Oggi, che fungono da trait-d'union fra le redazioni e il pubblico, tra l'offerta giornalistica e il mercato pubblicitario.