Cookieless – cosa fare entro il 1 marzo

Il 22 febbraio si è tenuto un workshop informativo cui si è raccontato come affrontare il tema dell’abolizione dei cookie

“E’ stato un piacere per noi aver provato a fare un po’ di chiarezza sui prossimi scenari futuri sull’importante tema dell’adeguamento dei sistemi di gestione dei consensi di tracciamento e gestione privacy” dichiara Matteo Pappalardo ceo di Interlaced Group, promotore del workshop informativo che si è tenuto il 22 febbraio scorso in cui si è raccontato come affrontare il tanto declamato tema dell’abolizione dei cookie.

Gli interventi di Matteo Navacci di Net Patrol, Giulia Pellegrini e Luca Santinon di Interlaced e Giovanni Cartapani di Google per illustrare il consent mode, hanno affrontato sotto vari punti di vista il tema di come risolvere il problema dei cookie senza grandi preoccupazioni se seguiti da attori competenti in materia.

Cosa succede dal 1° marzo 2024 e cosa fare entro tale data?

Dal 1° marzo 2024 diventa obbligatorio attivare la Consent Mode v2 per continuare ad utilizzare al meglio Google Ads.

Se non si vuol dire addio al tracciamento corretto degli utenti tra siti diversi bisogna assolutamente prendere in mano la situazione aggiornando la Consent Mode V2 per mantenere funzionalità di segmentazione e attribuzione dati in Google Ads e scegliere una CMP (Consent Management Platform) affidabile per gestire correttamente il consenso.

Come cambia la politica dei cookie e qual è l’impatto sull’adv digitale?

Grazie al consent mode V2 Google Ads permette la continuità nei tracciamenti nel pieno rispetto della privacy degli utenti che non danno il consenso alla cookie policy. Il sistema crea dei modelli che rendono possibile con un’elevata precisione l’attestamento delle conversioni alla giusta attività.
L’evoluzione della AI di Google e la possibilità di sfruttare campagne che usano dati di prima parte, permetterà pianificazioni sempre più performanti, dando spazio agli investitori di apportare accorgimenti creativi sia lato ads che lato sito. Anche per quanto riguarda la raccolta dei dati di analisi non ci dobbiamo preoccupare, se tutto correttamente configurato avremmo i dati necessari per fare le diverse valutazioni.

Che implicazioni ci saranno lato privacy?

Il regolamento GDPR ha portato alla necessità di adeguare le politiche sui cookie, con informazioni chiare e la possibilità di rifiutarli. Il consenso dell'utente è solitamente sempre necessario per attivare cookie di profilazione e di analisi non anonimizzati, come indicato anche dal Garante Privacy nel 2022.Il Google Consent V2, che offre due modalità, BASIC e ADVANCED, potrebbe essere un modo per elaborare dati statistici e sulle conversioni anche senza il consenso degli utenti. Il sistema ADVANCED infatti utilizza un sistema cookieless per raccogliere dati statistici senza il consenso degli utenti, elaborati grazie all’intelligenza artificiale. Una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea supporta legalmente la strategia di Google, che ha stabilito se i dati elaborati non consentono nel concreto la reidentificazione degli utenti, il trattamento senza consenso potrebbe essere giustificato in quanto dataset “anonimo”.

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