La lotta allo spreco alimentare in pausa pranzo trova due nuovi alleati: l’arte e la psicologia del comportamento. In concomitanza con la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, Edenred, inventore del Ticket Restaurant, ha stretto un accordo con Malvida, la startup italiana che ha ideato il progetto reBOX e immesso sul mercato reFOOD, il contenitore per alimenti riciclabile che consente di portare a casa il cibo avanzato al ristorante in modo originale: utilizzando una pratica scatola disegnata da creativi e artisti emergenti che punta a sconfiggere il tabù che ancora molte persone nutrono verso le cosiddette doggy bag.
“In Italia ogni anno vengono sprecati 16 miliardi di cibo - spiega Sabrina Citterio, responsabile Corporate Social Responsibility di Edenred Italia. Le buone politiche di riduzione devono interessare innanzitutto i privati cittadini, perché la maggior parte dello spreco avviene nelle mura domestiche, ma coinvolgere anche il mondo della pausa pranzo fuori ufficio che accomuna 2,5 milioni di lavoratori italiani. Da tempo siamo impegnati su questo fronte attraverso partnership con associazioni non profit per la destinazione delle eccedenze alimentari e progetti innovativi come quello che ha previsto la distribuzione di 2500 doggy bag ad oltre 1000 ristoranti sul territorio nazionale.”
La prossima settimana un panel di 60 ristoranti su tutto il territorio nazionale verrà coinvolto nella prima fase del progetto che mira a mettere le foody bag reFOOD a disposizione degli oltre 150.000 locali aderenti al circuito Ticket Restaurant. Partner accademico del progetto è lo IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano, che si occupa di esperimenti di nudging e architettura delle scelte e studia tutte quelle soluzioni che convincono in modo dolce, ognuno di noi, a fare qualcosa a cui non è abituato.
I titolari dei 60 locali scelti per questa fase di test aiuteranno i responsabili del progetto a capire il livello d’imbarazzo dei consumatori quando devono richiedere una doggy bag e a monitorarlo nel tempo rispondendo a diversi questionari per un periodo di sei settimane. Una volta compresi al meglio bisogni e potenzialità, il progetto si allargherà anche agli altri locali che accettano buoni pasto Ticket Restaurant.
“Gli obiettivi sono molteplici -spiega Marco Lei, CEO e co-founder del progetto reBOX - : sensibilizzare i ristoratori facendogli anche capire l’utilità che un servizio del genere dato ai propri clienti può generare, creare una community reale di persone che nel loro piccolo diano un contributo a diminuire i numeri dello spreco alimentare. Dalla partenza del progetto gli utilizzatori di Ticket Restaurant potranno trovare sul nostro sito (www.re-box.it) i ristoranti presso i quali poter andare a mangiare e reperire le nostre reFOOD. La passione e l’energia che ci accomuna siamo convinti che sarà il motore del cambiamento.”
"Molte scelte quotidiane sono abitudini radicate nella nostra vita - spiega Francesco Pozzi, docente di Behavioral Economics alla IULM di Milano e responsabile della nudge unit Nudge Italia presso IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Questo vale anche per comportamenti che hanno un impatto sulla nostra salute e sulla nostra società. Lo spreco alimentare è un ottimo (o forse sarebbe meglio dire pessimo) esempio. La "forza dell'abitudine" ci spinge a compiere ogni giorno delle scelte che, in realtà, sono molto distanti dai nostri valori: vorremmo evitare gli sprechi, ma prevale la pigrizia. Ecco che allora ci viene in soccorso la scienza: gli interventi di nudging sono delle spinte gentili, dei pungoli, con cui l'ambiente, opportunamente progettato, può aiutarci a compiere scelte migliori. Grazie alla collaborazione con Edenred e reBOX, potremo raggiungere un grande numero di persone ed aiutarle a compiere quotidianamente scelte migliori, per fare tutti insieme la differenza."
Stando agli ultimi dati diffusi dall’ Osservatorio nazionale Waste Watcher di Last Minute Market/Swg, lo spreco di cibo in Italia ammonta a circa 145 kg all'anno per famiglia, per un costo di 360 euro annui. Per quanto riguarda, invece, l'utilizzo della family bag,il 75% ne auspica una diffusione con design elegante per superare la timidezza nel portarsi il cibo avanzato a casa.