Rendere il confezionamento più sostenibile innovando tutte le componenti che vi entrano in gioco: materiali, aperture e macchinari: è la sfida intrapresa da Tetra Pak nella sua roadmap verso un miglior profilo ambientale da raggiungere grazie all’innovazione e ai 500 milioni di euro investiti in R&S. “Sviluppiamo soluzioni sostenibili che non solo soddisfano le nuove regole imposte dalla legislazione ma migliorano anche i prodotti, rendendoli più sicuri, pratici e disponibili ovunque” spiega Roberto Mastri, managing director di Tetra Pak Packaging Solutions, in apertura della visita all’R&D centre di Modena, il più grande dei sei del gruppo, che ha chiuso il 2023 con 12,7 miliardi di euro di fatturato sviluppati in oltre 160 Paesi. Insieme al “fratello” svedese, il centro emiliano è specializzato nelle soluzioni per il trattamento e il confezionamento alimentare.
Questo maxi-campus a vocazione internazionale (77 mila mq di superficie e 1.137 dipendenti che arrivano da 33 paesi) ospita anche un centro pilota, focalizzato sull’innovazione, e un customer innovation center, dove le aziende possono testare la fattibilità dei loro progetti o valutare l’implementazione di nuove soluzioni e tecnologie. Come la riempitrice per cartone asettico Tetra Pak E3/Speed Hyper, punta di diamante dell’azienda perché, grazie a tecnologie innovative (come la sterilizzazione eBeam), ha raddoppiato la velocità (11 pacchetti al secondo) e ridotto del 30% gli scarti e i consumi (-30% energia e -45% acqua).
Il progetto sui tappi di Tetra Pak
Un altro progetto di cui Tetra Pak va fiera è il re-engineering dei sistemi di apertura realizzato negli ultimi quattro anni, che, sull’onda dell’obbligo di introdurre tappi vincolati in tutta la Ue, ha portato allo sviluppo di nove nuovi tappi (pre e post applicati) in sostituzione dei 26 precedenti. In parallelo sono stati avviati i necessari interventi di adeguamento o riconversione delle linee di riempimento presenti nella Ue presso oltre 300 clienti. Un eccezionale sforzo organizzativo giunto ormai quasi al termine.
Intanto l’innovazione non si è fermata. “Entro il 2027 ridurremo del 30% la plastica nelle aperture pre-applicate” afferma Elisa Schianchi, director tube filled solutions programme. Sulla semplificazione dei materiali con l’aumento del contenuto di carta fino al 90% (e l’uso esclusivo di materiali riciclati o rinnovabili) sta lavorando anche l’area confezionamento di Tetra Pak, che ha sviluppato un cartone asettico per bevande con barriera a base di cellulosa, privo di alluminio e rinnovabile al 90%. “Realizzato per circa l'80% in cartone e per il restante 20% in polietilene, Tetra Brik Aseptic 200 Slim Leaf ha debuttato nel novembre 2023 in Portogallo con il latte al cioccolato a brand Mimosa, di cui quest’anno sono stati prodotti 24 milioni di confezioni monodose” dichiara Claudio Casarini, vice president programme management. Dopo Lactogal altre aziende del food&beverage sono pronte ad adottarlo, anche in Italia. Ma sui nomi vige il top secret.