"Al di là della già nota esiguità della dinamica della spesa in termini reali, la debolezza del quadro complessivo emerge soprattutto dalla sclerotizzazione di situazioni di marginalità". Questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio in relazione ai dati sulle spese per consumi delle famiglie nel 2017 diffusi dall’Istat.
Nella nota si sottolinea infatti che "rispetto al 2013, nel 2017 la spesa delle famiglie con un minor livello di consumo è diminuita in termini monetari e ancora di più in termini reali".
"Si tratta – prosegue Confcommercio – di una quota pari al 15% del totale delle famiglie nella quale si concentrano quelle più numerose e quelle composte da stranieri. In ogni caso, terziarizzazione dei consumi, maggiore attenzione alla cura del sé, alla mobilità e alle comunicazioni si confermano i trend più rilevanti dei nuovi modelli di spesa delle famiglie".
"Per una crescita robusta del sistema Paese – conclude Confcommercio – bisogna tenere sotto controllo le disparità sociali puntando a una maggiore inclusione attraverso politiche attive del lavoro".