Consentire alle aziende una trasformazione digitale più semplice e più efficace, che permetta di creare valore nel lungo periodo. Questo, in estrema sintesi, è l’obiettivo che si prefigge la neonata adesso.it, succursale italiana del gruppo tedesco Adesso. A onor del vero, si tratta sostanzialmente di un cambio di denominazione della software factory milanese WebScience, che nel gennaio del 2023 era stata acquisita dal gruppo adesso SE che ha sede in Germania e filiali in 14 Paesi europei. Per altro, il nuovo brand è un’anomalia rispetto a quello delle altre filiali che sono contraddistinte dal nome della nazione in cui risiedono. Tuttavia, siccome “adesso” è una parola del nostro vocabolario, associarla semplicemente a Italia avrebbe potuto dare adito a fraintendimenti e quindi, eccezionalmente, è stato deciso di utilizzare il suffisso it in modo da fornire una più specifica connotazione.
Così adesso.it nasce già con 24 anni di storia alle spalle, un personale di oltre 120 dipendenti e un fatturato superiore a 12 milioni di euro (nel 2023). E con ambiziosi obiettivi, che mirano a raggiungere un giro di affari di 20 milioni di euro entro il 2027. A riguardo, Hansjörg Süess, business area lead Central Europe & Nordics di adesso SE, dichiara: “L‘ingresso nel mercato italiano è per noi un passo importante e abbiamo individuato in WebScience un’azienda coerente con il nostro Dna. Vediamo ora in adesso.it la piattaforma giusta per raggiungere i nostri obiettivi di crescita anche in Italia".
L’executive chairman di adesso.it, Stefano Mainetti, sottolinea però che acquisire il nome adesso.it è molto più di un semplice cambio di brand. “Rappresenta un passo significativo nell'evoluzione del nostro mindset, aprendo le porte a nuove sfide su un piano internazionale. È un cambio di prospettiva che riflette la nostra volontà di crescere, innovare e competere con i grandi player del settore”. Avere alle spalle il gruppo adesso offre infatti l’opportunità di portare su un altro livello la competitività, senza escludere l’opportunità di crescere oltre che in modo organico anche tramite acquisizioni. In questo modo si potranno ottenere le competenze necessarie per offrire un supporto ancor più puntuale sia a chi decide di ammodernare la propria infrastruttura IT (che oggi rappresenta circa il 70% del totale delle attività della ex WebScience) sia a chi invece vuole avviare una transizione digitale. Il target di adesso.it sono le aziende di grandi dimensioni che operano nei più disparati settori industriali, compreso il retail dove tra i clienti spiccano nomi come Pam o Benetton.
A queste realtà, la neonata adesso.it si propone come l’Agile Digital Factory per affrontare le sfide dalla trasformazione digitale. Infatti, ciò che contraddistingue la proposta di adesso.it è l’approccio Agile, che è ritenuta la migliore via per realizzare progetti di innovazione digitale basati su soluzioni software allo stato dell’arte e di qualità. “Essere parte del Gruppo adesso SE è per noi l’occasione per andare oltre la dimensione locale e affrontare sfide globali – conclude Francesco Micotti, ceo di adesso.it –. Ora abbiamo la dimensione adeguata per gestire grandi progetti di trasformazione digitale”.