A stretto giro dalla presentazione dei risultati 2018 (che vedono i ricavi netti della company scendere del 10%), Coca-Cola sceglie di coinvolgere la generazione Z nell'universo di marca con un "nuovo" talent musicale in stile X Factor. Il format si intitola Future Legend e vede sfidarsi 12 talenti già selezionati e divisi nelle rispettive 4 squadre con i relativi coach-vip: Irama per il pop, Emis Killa per il rap, Annalisa per il soul e Charlie Charles per la trap.
La competizione è strutturata in tre diverse fasi che, durante il corso dell’anno, permetteranno di selezionare progressivamente gli artisti che andranno avanti nel percorso, fino alla proclamazione del vincitore finale.
L'aggancio tra evento, prodotto e punto di vendita. Durante i diversi step il pubblico potrà ascoltare i brani in gara grazie a speciali lattine di Coca-Cola dedicate al progetto che saranno disponibili dalla primavera in gdo e horeca, nei formati da 25 cl e 33 cl. Le lattine riporteranno il volto dei coach e cambieranno nel corso dell’anno, con un aspetto e con grafiche diverse (da collezionare).
Il meccanismo di partecipazione per il pubblico: attraverso il QrCode presente sulle lattine, inserendo il codice promozionale, si potrà ascoltare in esclusiva gli inediti delle Future Legend ed esprimere il proprio voto per l’artista o il brano preferito. Il pubblico potrà anche accedere a concerti ed eventi musicali, scoprire il dietro le quinte o incontrare i coach. Inoltre, grazie al braccialetto sulle bottiglie da 450 ml di Coca-Cola, sarà possibile avere un accesso privilegiato ai concerti.
A questo format saranno dedicate speciali attivazioni in store che, tra adesivi e cornici customizzate, gadget e totem per selfie personalizzati con i volti dei coach, coinvolgeranno oltre 10.000 punti di vendita in aree di grande passaggio - come centri commerciali, cinema, parchi.
Tutti gli aggiornamenti relativi a #FutureLegend potranno essere seguiti sui canali ufficiali di Coca-Cola, sui profili social dei coach e attraverso Radio 105, partner dell’operazione.
Nel complesso, a opinione di chi scrive, si tratta di un investimento di marketing certamente importante, dedicato a un'iniziativa che non contiene tratti sostanzialmente originali e innovativi, ma punta più su una rassicurante "comfort-zone" di riferimenti, immaginario e nomi.