Il Cncc-Consiglio nazionale dei centri commerciali manifesta il proprio supporto alle proposte che Ancc-Coop, Ancd-Conad, Confcommercio e Federdistribuzione, in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del commercio al dettaglio, hanno presentato questa mattina al Governo e alle forze politiche per contrastare l’impatto dei rincari energetici ed evitare il rischio di chiusure.
“Alla luce dell’inarrestabile aumento del costo dell’energia e del contesto particolarmente sfidante nel quale operiamo, vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno a Ancc-Coop, Ancd-Conad, Confcommercio e Federdistribuzione per le iniziative proposte questa mattina al Governo -commenta Roberto Zoia, presidente Cncc-. Il settore del commercio è stato tra i più colpiti dagli effetti della pandemia da Covid-19 e riteniamo che un’azione tempestiva a supporto dell’intero comparto sia necessaria per evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni finanziarie già fortemente compromesse delle nostre imprese”.
Tra le misure richieste: incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 15% al 50% nel caso di aumenti dell'energia superiori al 100%; ampliamento dell'orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino a dicembre 2022; incremento fino al 90% della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le Pmi anche per i finanziamenti richiesti dalle imprese per far fronte alle esigenze di liquidità determinate dall'aumento del prezzo dell'energia elettrica.
Il Cncc nel sostenere le istanze avanzate da tutto il mondo della distribuzione (Confcommercio, Federdistribuzione, Coop, Conad) precisa che i consumi energetici complessivi dei centri commerciali, escludendo i consumi dei tenant, ammontano a 0,6 Twh, solo considerando le parti comuni e non all'intero centro commerciale. Questo equivale a una media di 500.000 Kwh per centro commerciale.
