Terza edizione dei Cncc Design Awards consegnati ieri a conclusione di un convegno, "Deep Renovation" (Riqualificazione radicale), promosso dal Cncc-Consiglio nazionale dei centri commerciali, e incentrato su aspetti molto tecnici legati soprattutto al risparmio energetico declinato sull'efficienza degli impianti, a partire da quelli già esistenti. Non è un argomento sexy, come ha onestamente e simpaticamente riconosciuto lo stesso Paolo Facchini, Presidente della Commissione consultiva architettura, tecnica sostenibilità Cncc, nonché Presidente e Partner di Lombardini22, ma racchiude temi molto importanti per gli impatti riversabili sul duplice piano dell'ecorispetto e dei risparmi sui costi di esercizio: le economie sulla bolletta energetica in generale possono oscillare entro una fascia percentuale compresa tra il 10% e il 20% per un impianto ben tenuto e messo in efficienza (a proposito: il termine "efficientamento" non vuol dire, come molti credono, sostituzione di impianti, e questo è stato ribadito dagli energy manager della prima tavola rotonda: Marco Oliva di Gallerie Bennet, Alfio Fontana di Carrefour e Cristian Pulitano del Politecnico di Milano).
Centri commerciali come nuovi hub energetici
Come ha ben sintetizzato Roberto Lollini, coordinatore di CommONErgy, gruppo di studio finanziato dalla Comunità Europea, all'interno della società di ricerche di Bolzano Eurac, "i centro commerciali, e non solo quelli di grandi dimensioni, possono diventare in futuro nuovi hub energetici, cioè gestori di flussi energetici nuovi e frutto di riutilizzo, a servizio e beneficio delle comunità urbane che gravitano intorno al centro commerciale". Fra gli 11 edifici europei oggetto della ricerca (che ha poi portato alla pubblicazione Linee guida per il retrofit di un centro commerciale) c'era anche il Canaletto a Modena, un centro commerciale davvero piccolino, ché non figura nella nostra pur esaustiva guida 2017 (Fonte: Mark Up & Sincron Inova).
Le certificazioni, come ha ricordato Carlo Romagnoli, responsabile patrimonio e gestione immobiliare (Property Director & Head of Asset Management) di Eurocommercial Property, quali Breeam-in-use o Leed Gold (più raramente Platinum) non sono solo attestati da esibire come coccarde, ma entrano nella checklist delle richieste in sede negoziale tenant-landlord.
Comunque, il clou della giornata si è raggiunto alla fine quando Massimo Moretti, Presidente Cncc e direttore generale Cds Holding, e Paolo Facchini, hanno consegnato i premi nelle mani dei delegati dei centri, fra i quali Letizia Cantini, direttore patrimonio e tecnico di Unicoop Firenze.
Due parole sulla Giuria, composta in prevalenza da membri del Cncc, con un esperto esterno (Luca Tamini): Esmeralda Cappellini (CBRE), Leonardo Cavalli (One Works), Renato Cavalli (Prassicoop), Paolo Facchini (Lombardini22), Filippo Maffioli (Promos), Massimo Moretti (CNCC/CDS Holding), Luca Tamini (Politecnico di Milano), Corrado Vismara (Savills Larry Smith), e Roberto Zoia (IGD SIIQ).
La Giuria ha esaminato le candidature, suddivise nelle 2 categorie New Shopping Center e Refurbishment, e valutate secondo i seguenti criteri: architettura, tecnica (relativa agli impianti meccanici, elettrici, di trasporto, illuminotecnici, sonori) e sostenibilità economica, energetica e sociale. Ciascuna categoria è stata suddivisa in 2 sotto-insiemi definiti dalla Gla: da 5.000 mq a 30.000 mq e oltre 30.000 mq.
Certificate of Merit, categoria "Refurbishment":
-Centro Agliana, Unicoop Firenze/Svicom (5.000-30.000 mq)
- Centro Commerciale Auchan Fanocenter, Gallerie Commerciali Italia (5.000-30.000).
Awards, categoria "New Shopping Centre"
-Adigeo, CDS Holding/ECE Italia (>30.000 mq)
- CityLife Shopping District, Gruppo Generali/Sonae Sierra (>30.000 mq)
Awards, categoria "Refurbishment"
-Centro*Mugello, UnicoopFirenze/Svicom (5.000-30.000 mq)
- ESP, Igd Siiq (>30.000 mq)
- Oriocenter, Commerz Real/Finser (>30.000 mq)
Fra gli speaker di rilievo: Filippo Maffioli, Presidente commissione consultiva Factory Outlet Cncc & Ceo Promos Group; Carlo Valorani, che ha parlato di centri commerciali come catalizzatori della rigenerazione urbana (uno degli esempi citati è l'Almere Stad ad Amsterdam), e Luc Lescault, Marketing & Communication Director di Falcon Malls, la sorella di Arabian Centres, società nella quale Lescault ha vissuto in Arabia Saudita per tre anni.
Falcon Malls ha tre grandi progetti in Italia: due a Milano (Cascina Merlata, i cui lavori partiranno a settembre 2018; e il futuro centro commerciale nel T5 dell'ex area Falck a Sesto San Giovanni) e il Palazzo del Lavoro a Torino: "Il mercato italiano è caratterizzato da un parco di centri commerciali molto datato -ha detto Lescault- il 75% dell’attuale stock è stato costruito prima del 2007. Esistono perciò ampi spazi di crescita per ampliamenti, refurbishment o nuovi progetti, greenfield e brownfield. Con 3 nuovi sviluppi, di cui 2 che possono essere considerati deep renovation di aree attualmente in disuso, Falcon Malls vuole porsi come uno dei principali player in Italia. Vogliamo portare la nostra expertise sviluppata da oltre vent’anni nei mercati del Middle East. L’area è da molto tempo un incubatore di nuovi format per gli shopping mall, concept che vengono realizzati sempre in tempi molto brevi. Per questo gli sviluppatori europei e nord americani guardano ai nostri modelli per dare nuovo impulso a mercati maturi".