Cirfood, impresa cooperativa italiana leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale, ha chiuso l’esercizio 2020 con un patrimonio netto di 156,4 milioni di euro e un valore della produzione pari a 424 milioni di euro, dati in linea, e in alcuni casi migliori, con l’intero comparto della ristorazione collettiva in Italia, che ha registrato una riduzione dei ricavi di oltre il 40%, dovuta alle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria e agli ingenti extra-costi necessari all’applicazione dei presidi atti alla prevenzione del contagio, laddove l’attività non è stata sospesa.
Le aree di business che hanno maggiormente risentito dei provvedimenti di chiusura legati alla pandemia sono la ristorazione scolastica, che ha subito le restrizioni più severe, i locali commerciali e i ristoranti aziendali.
"Chiudiamo un bilancio 2020 condizionato dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria che hanno interessato l’intero settore della ristorazione collettiva e commerciale -conferma Chiara Nasi, appena rieletta presidente del cda di Cirfood-. Già nei primi mesi del 2021, grazie a un graduale ritorno alla normalità, stiamo registrando risultati positivi. Ancora una volta la nostra cooperativa si è dimostrata solida, coesa e in grado di reagire prontamente per affrontare questo nuovo contesto: voglio ringraziare tutte le persone Cirfood, dipendenti e soci, che durante questi mesi complessi non hanno mai perso di vista l’obiettivo continuando a garantire i nostri servizi, sicuri e di qualità a tutti i nostri clienti".
Nonostante la pandemia e le difficoltà conseguenti, Cirfood ha servito nel 2020 oltre 58,4 milioni di pasti e ha proseguito gli investimenti (circa 13,8 milioni di euroI) destinati all’implementazione di soluzioni innovative per soddisfare i bisogni emergenti e incrementare il benessere dei clienti.
Principali iniziative
L'obiettivo prioritario di Cirfood resta il recupero dei volumi pre-covid, investendo e cogliendo le opportunità che offre il mercato della ristorazione e il settore del welfare. "Consideriamo con grande interesse e attenzione i provvedimenti assunti dalle istituzioni, quali il Pnrr e il From-Farm-To-Fork, che permetteranno di valorizzare temi chiave della strategia Cirfood, quali cultura, digitalizzazione, green, salute, sostenibilità, e, in particolare, benessere delle persone -aggiunge Chiara Nasi-. Tali misure, a nostro avviso, possono rappresentare strumenti idonei per dar vita a una revisione di alcuni meccanismi del nostro settore, come le gare di appalto, pubbliche e private, per renderle meno inclini al massimo sconto, e più orientate a valorizzare la qualità e l’attenzione che imprese di ristorazione come Cirfood offrono ogni giorno. Credo che, accanto a linee guida, imprescindibili per promuovere una sana e corretta alimentazione, e che rispecchiano il nostro modo di lavorare, sia necessaria una riflessione per evitare un continuo impoverimento dei servizi di un settore strategico, ad alto valore sociale, che ogni giorno eroga pasti a bambini, lavoratori, degenti e anziani".
Per questo, nel 2021 Cirfood ha lanciato alcuni progetti strategici come Valyouness, società controllata al 100% da Cirfood che intende rispondere alle esigenze, sempre maggiori, di servizi di welfare completi e personalizzati, capaci di rappresentare un valore aggiunto per il benessere delle persone. E ancora, QUBì, un format di ristorazione senza cucina (kitchenless) che rende semplice e flessibile il momento del pranzo, permettendo alle imprese che non hanno una cucina interna di offrire ai propri dipendenti piatti equilibrati e gustosi, in ogni momento della giornata, grazie alla combinazione di diversi elementi di servizio e all’utilizzo di tecnologie come app e armadietti (locker).
Nella ristorazione commerciale, Cirfood ha concretizzato la volontà di sviluppare format di retail puro, legati ai concetti chiave di autenticità e accessibilità e grazie a Cirfood Retail, ha ampliato il portfolio dei brand, acquisendo Poormanger, il format che ha portato in Italia qualcosa di unico e innovativo nel panorama della ristorazione locale e nazionale, come le jacked potatoes, le patate cotte al forno con tutta la buccia.
Infine, in coerenza con la propria visione Feed the future l’impresa ha confermato la volontà di continuare a investire su alcuni progetti chiave come il Cirfood District: il centro di ricerca dedicato all'innovazione aperta (open innovation) nel campo dell’alimentazione e del food service che diventerà un luogo dove Cirfood svolgerà le proprie attività di ricerca e sviluppo, in termini di prodotto, processo e servizio e dove si concretizzerà la collaborazione tra il sistema pubblico e il settore privato, con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra istituzioni, aziende, start-up, enti di ricerca, università, terzo settore e produttori coinvolti a vario titolo nello sviluppo di soluzioni innovative per le sfide locali e globali sul futuro del cibo e della nutrizione.
Nuovo consiglio d'amministrazione
L’assemblea dei soci ha inoltre nominato i componenti del Consiglio di amministrazione in carica per il prossimo triennio, che hanno confermato quale Presidente Chiara Nasi, avvocato con lunga esperienza all’interno dell’impresa cooperativa e nell’ambito del food service.