Il presidio del mercato da parte di Pata, anche per il 2019, vede la conferma del sostegno al segmento delle patatine Metodo Artigianale. Il loro valore complessivo è pari a 35 milioni di euro in continua crescita. Sostegno inoltre a quelli che crescono a doppia cifra: le tortillas Paquita (che hanno subito un restyling a livello di ricettazione e scelta delle materie prime e hanno migliorato la qualità ottenendo subito riscontro importanti) e i pop-corn Pop Classic già scoppiati. Trend confermati anche al recente Sial di Parigi.
Vi sono poi innovazioni di prodotto che verranno spinte con uguale impegno. Il pop-corn Pop da preparare con il microonde senza olio di palma. E soprattutto Duo, la patatina Metodo Artigianale abbinata al pomodoro italiano essiccato.
Il piatto forte
Eppure il piatto forte, grazie al lavoro dell’area Ricerca e Sviluppo e alle intuizioni del presidente e fondatore Remo Gobbi, è un altro. Pata sta distribuendo in questi mesi, presso le insegne, Choco Pata. “Le patatine Metodo Artigianale ricoperte di cioccolato fondente -spiega Marco Sallustio, Direttore Divisione Operativa e Strategica-. Stiamo parlando di un prodotto del tutto nuovo, adatto per il periodo invernale. Per la prima volta fonde dolce e salato in un abbinamento complesso, dal gusto amabile e dalla giusta croccantezza. Lo studio della referenza ha richiesto oltre un anno. Choco Pata, in confezione da 40 grammi, si presta come dolce di fine pasto o snack sfizioso”.
Choco Pata viene raccontata in queste settimane in tv in associazione allo spot classico Pata. Attualmente la referenza è a disposizione in un gusto. Ma: “Non è detto che non sia stia pensando a un ampliamento di gamma, dati i riscontri forniti da insegne e consumatori”. L'abbinamento non è di quelli intuitivi e spontanei. Si tratta di un prodotto che però manifesta un alto indice di riacquisto dopo la prima prova.
Frutta secca, si parte
Pata non è solo patatine. Un importante investimento ha consentito all’azienda di creare uno stabilimento dedicato unicamente al confezionamento della frutta secca: qui viene prodotta la linea Sfizzy, con confezioni sottovuoto o in atmosfera di nocciole, mandorle, arachidi, anacardi, pistacchi. A partire da gennaio verranno lanciate sul mercato sei nuove referenze di frutta monogusto e mix.
“Questo investimento -prosegue Sallustio- da una parte ci consente di diversificare la nostra presenza, dall’altro lato ci permette di rafforzare il nostro ruolo di copacker. Per differenziare i nostri prodotti rispetto alla concorrenza, abbiamo acquistato un macchinario unico nel suo genere che permette, grazie a bilance separatrici, di indicare, nei mix, la percentuale di frutta inserita nella confezione. Questa informazione è preziosa per il consumatore, che può valutare la bontà del mix e la reale presenza di frutta all’interno del sacchetto. Tra nuovo stabilimento, lancio di referenze e macchinari l’azienda ha effettuato un investimento pari a 20 milioni di euro solo per questo comparto”.