Aggiornamento al 18 maggio
Una notizia già nell'aria e di cui ora arriva conferma ufficiale durante odierna conferenza stampa: Cibus Parma, dopo un primo spostamento a settembre 2020, slitta ufficialmente dal 4 al 7 maggio 2021. Stessa sorte per Linkontro Nielsen, che dopo un primo posticipo a ottobre di quest'anno annuncia sul proprio sito il passaggio diretto alla nuova edizione 2021, sempre a maggio per "un nuovo Rinascimento".
Due decisioni sofferte, ma prevedibili e logiche, in linea con il protrarsi della situazione Covid sullo scenario internazionale. "Cibus è inevitabilmente annuale e non mi preoccuperei della prossimità con altre manifestazioni, perché ha caratteristiche uniche", sottolinea l'Ad di Fiere di Parma Antonio Cellie.
Ivano Vacondio, @FedAlimentare “il mondo è cambiato. L’export alimentare era in vantaggio fino al Covid ma oggi inizierà a patire il blocco del mondo #horeca. Abbiamo avuto tagli nell’export tagli dal 30 al 50%”. pic.twitter.com/IFnqDb0o9o
— Cristina Lazzati (@Clazzati) May 11, 2020
A settembre 2020 ci sarà però il forum internazionale “Cibus Forum - Food & Beverage e Covid: dalla transizione alla trasformazione”. Un evento per fare il punto della situazione e guardare al futuro.
Nel corso della conferenza Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, sottolinea: "Sto assistendo al fenomeno di uno scarico di responsabilità in cui si decide di non pagare i fornitori. I soldi ci sono ... in banca", e ancora, "quella di oggi è una situazione mai vista, che rende difficile prendere decisioni politiche. Ci vuole coraggio, la direzione migliore secondo me è la riduzione fiscale".
Conferenza Stampa @CibusParma. Roberto Luongo, ICE “Cercheremo di dare un fortissimo supporto a Cibus 2021, per portare operatori internazionali. Nel contempo, stiamo supportando gli operatori italiani sulle piattaforme b2b dove ancora sono poco presenti” @Gdoweek @Mark_Up_ pic.twitter.com/JYqdmA1Sz1
— Cristina Lazzati (@Clazzati) May 11, 2020
Per l’edizione 2020 erano stati stanziati fondi pubblici pari a € 1.063.700,00, ai quali successivamente erano stati aggiunti dei residui dell’edizione 2018 pari a € 199.406,45 per azioni collaterali, per un totale complessivo di € 1.263.106,45.
Federalimentare e Fiere di Parma hanno richiesto che le azioni già previste per il 2020 siano sviluppate in occasione delle nuove date della manifestazione. Nel frattempo, già dalle date di settembre in cui era stata posticipata la fiera, hanno predisposto una piattaforma digitale di sourcing & business matching, che sarà in grado di proporre i cataloghi completi degli Espositori di Cibus, federando e indicizzando i relativi assortimenti corrispondenti ad oltre circa 150mila prodotti da loro pubblicati sui propri siti web, alla platea internazionale dei Top buyers di tutto il mondo, con tools di ricerca chiari e approfonditi
Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021
Altra conferma ufficiale arrivata il 18 maggio: Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021. Lo ha stabilito il Decreto Rilancio approvato dal Governo mercoledì 13 maggio accogliendo la richiesta fatta a gran voce nei mesi scorsi dalla città e dalla regione e sostenuta da moltissime città italiane in corsa a loro volta per il titolo.