Una mostra fotografica esclusiva arriva al centro commerciale Leonardo di Fiumicino che ospiterà una mostra permanente degli scatti dell’Archivio Enrico Appetito.
Gli scatti di Enrico Appetito e Mario Tursi raccontano l'Italia attraverso i suoi prodotti più iconici in un percorso di contiguità creativa tra fotografi di scena e registi e attori più celebri: un viaggio per conoscere la cultura del cibo, la tradizione enogastronomica, la moda e la qualità della produzione artigianale.
Riconosciuto nel 2016 di interesse storico da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, l’Archivio Enrico Appetito è un archivio storico di fotografia di cinema che conserva oggi un patrimonio fotografico di oltre due milioni e mezzo di scatti di scena, fuori set e backstage di oltre 500 film, dagli anni Sessanta fino ai nostri giorni, corredati da studi fotografici, reportage e fotografie inedite scattate durante la lavorazione dei film e spesso escluse nel montaggio finale.
"Già prima della pandemia la proprietà immobiliare voleva fare una mostra con alcuni degli oltre 500 straordinari scatti del fotografo Enrico Appetito -commenta Gianpiero Campoli, direttore del centro commerciale Leonardo di Fiumicino-. Opere provenienti dal suo archivio storico dove le immagini celebrano il meglio del Made in Italy in tutte le sue forme: artigianato, commercio, gastronomia e il cinema italiano con i suoi protagonisti. In questo momento di ripartenza, l’occasione ci è sembrata giusta per sottolineare attraverso queste foto uniche l’importanza dei settori che contribuiscono a muovere gli ingranaggi del mercato economico italiano. L’esclusiva mostra fotografica mette in luce la polifunzionalità dei centri commerciali che, da luoghi destinati allo shopping, si trasformano in spazi culturali di un certo livello”.
"Amo considerarmi una figlia d’arte -aggiunge Tiziana Appetito artista e curatrice della mostra-. Mio padre Enrico Appetito, era un fotografo di scena che ha trascorso la maggior parte della sua esistenza tra i set cinematografici di più generazioni, sapendo cogliere con la sua ripresa emozioni e frammenti di un mondo straordinario e creativo. Dai suoi racconti avevo la sensazione che non fotografasse soltanto, ma che fosse addirittura coinvolto nella regia stessa del film, tanto ne era entusiasta. Oggi nel mio archivio storico, riprendo in mano i suoi scatti e quelli di altrettanto noti fotografi di scena, riscoprendo, ancora una volta, l’innamoramento per il magico mondo del cinema".