Nei centri commerciali aumenta la domanda di spazi retail per medie superfici, molti i brand che arrivano in Italia per svilupparsi su tutto il territorio nazionale, con un focus non più concentrato solo sul nord Italia. “L’impressione è stata molto positiva, siamo stati presi d’assalto: un Mapic Italy così in fermento non lo ricordo neanche prima del 2019”. Così Corrado Di Paolo ha sintetizzato l’edizione 2023 di Mapic Italy. Lo abbiamo incontrato allo stand di Svicom, uno dei più vivaci e affollati. Fra i progetti di rilievo presentati in fiera da Svicom Agency, spiccano l’urban shopping center Vanchiglia a Torino, la riqualificazione commerciale di Bariblu e l’innovativo Food Village. E poi Roma Bufalotta e Parma Promenade.
Il retail real estate sembra aver ripreso il suo corso ante 2020.
Confermo. Anche in questa edizione di Mapic Italy abbiamo incontrato retailer molto dinamici con tanta voglia di aprire e, in alcuni casi, la richiesta supera l’offerta: in particolare mi riferisco alle medie superfici. E inoltre, registriamo il forte interesse da parte dei brand della ristorazione, del leisure e dei servizi a voler rafforzare la propria presenza nei centri e parchi commerciali. Stiamo ritornando a livelli di footfall molto vicini a quelli 2019. Se consideriamo il portfolio di Svicom Agency, l’occupancy dei centri commercial è superiore ai livelli 2018 e 2019; non a caso il 2022 è stato per noi l’anno record, anche in termini di fatturato. Nei primi mesi del 2023, si conferma questo trend e l’interesse da parte dei gruppi internazionali verso il mercato italiano anche con meno remore, rispetto al passato, ad aprire punti di vendita non solo al nord. Le proprietà puntano sempre più a riqualificare e rendere sostenibili gli asset. Se si riuscisse ad intervenire in tal senso, sul 30-40% degli immobili esistenti, sarebbe già un buon passo in avanti e si eviterebbe di costruire immobili ex novo. Alle strutture in posizioni extra-urbane si preferiscono le riqualificazioni nei quartieri cittadini. Con crescente richiesta quindi di spazi dedicati a tempo libero, ristorazione e servizi per le comunità urbane.
Come vede oggi e in prospettiva il rapporto tra landlord e tenant?
Il periodo Covid si è caratterizzato per uno spirito di partnership e collaborazione tra landlord e tenant, per trovare insieme un punto di sostenibilità, per resistere e uscire dalla crisi. Oggi quel rapporto si sta consolidando, anche se i tenant soffrono ancora gli effetti dell’inflazione e dei costi di esercizio incrementati a causa dal caro-energia. Questa situazione si traduce poi in contratti meno lunghi o con richieste di finestre d’uscita sul breve periodo. Il nostro compito oggi è proprio quello di mediare tra le esigenze dei tenant, che cercano di tutelarsi in caso i costi aumentino troppo, e le proprietà, che devono avere garantite le coperture finanziarie dei loro investimenti spesso importanti, sull’efficienza energetica e la creazione di aree comuni. I centri commerciali sono infatti veri e propri hub, dove ritrovarsi e sentirsi parte di un territorio e di una comunità. Per questo il nostro approccio è al 100% tailor-made, con tenant mix ideato e calato nella realtà locale e al servizio dei cittadini.
Parliamo dei principali progetti in corso?
Tra le tante attività, in questi mesi, siamo impegnati nella commercializzazione di progetti immobiliari che hanno l’obiettivo di restituire ai cittadini nuove aree urbane, come l’urban shopping center Vanchiglia in centro a Torino, in apertura per il 2026, promosso da Promozione & Sviluppo - Iniziative Commerciali. È un progetto che nasce dal recupero di un ex scalo ferroviario dismesso che prevede, fra l’altro, la realizzazione di un parco a verde di 18.000 mq dove si affaccerà la ristorazione, a cui verrà dedicato il 20% della Gla. Poi segnalerei la riqualificazione del retail mix di Bariblu dove il tasso di vacancy è passato dal 33% alla piena occupazione: abbiamo completato la ristorazione con McDonald’s, e stiamo ora completando l’offerta al 1°piano con altri 350 mq, dove aprirà una steak house. Abbiamo unito due mall eliminando negozi di vicinato e creando un Food Village, già tutto commercializzato. Passeranno da 7 a 14 le ristorazioni.
Stiamo anche riqualificando Dima Shopping Bufalotta a Roma: 15 nuovi negozi, con offerta completa di ristorazione entro fine 2023. Infine, Parma Promenade, progetto che si articola su 2 livelli per complessivi 43.885 mq di Gla, 20 unità fra bar e ristoranti, e 1.800 posti auto. Si distinguerà per “The Hood”, il concetto leisure di Gruppo Eurofund e cuore pulsante della terrazza di 4.000 mq situata al primo piano del centro.