Cavit, i conti tengono nonostante il calo del consumo di vino

Vitigni dei produttori del consorzio Cavit (foto scattata da personale di Mark Up)
Cavit approva i conti del 2023-’24 e guarda al futuro, tra la resilienza degli spumanti e le nuove tendenze nel mondo del vino
Lorenzo Libera, presidente Cavit

Cavit, l’Assemblea dei soci approva il bilancio dell’esercizio 2023/2024. Il consorzio dei produttori di vino che raggruppa 11 cantine e oltre 5.000 vignaioli in Trentino, comunica risultati in calo dal punto di vista del fatturato a circa 250 milioni di euro (-5,2% rispetto all’esercizio precedente). I conti, fa notare l’azienda, vanno inquadrati in un mercato in cui ha avuto un peso la dismissione delle attività di Casa Girelli (per quasi 14 milioni). In rafforzamento invece il patrimonio, a oltre 120 milioni (+6,1%) mentre il risultato netto resta più o meno stabile a 4,9 milioni (dai 4,8 precedenti). La stabilità del risultato netto, unita al rafforzamento patrimoniale, conferma le scelte di razionalizzazione intraprese. La posizione finanziaria netta arriva a circa 22 milioni di euro. Si dice “particolarmente soddisfatto dei risultati raggiunti -Lorenzo Libera, riconfermato presidente- che ci hanno permesso anche in questo esercizio di garantire un'adeguata remunerazione ai nostri soci”.

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Un contesto complicato per il comparto vino

In un quadro macroeconomico ancora instabile l'esercizio 2023-2024 ha visto un graduale affievolirsi del rincaro dell’energia e delle materie prime. Tuttavia non sono mancati elementi che hanno impattato sui consumi di vino. Uno scenario complesso, in cui cambiano anche le preferenze.

Il futuro del vino secondo Cavit

Il progressivo cambiamento nelle preferenze delle nuove generazioni verso altre tipologie di bevande (come cocktail e vini nolono alcohol e low alcohol) fa pensare a Cavit che l'innovazione di prodotto sia un elemento chiave per rispondere ai mutamenti della domanda.

Spumanti resilienti

Il calo dei volumi è stato in parte bilanciato dalle positive performance delle attività core del gruppo. Prosegue infatti la crescita degli spumanti, grazie a un portfolio che spazia dal metodo classico allo charmat, con i marchi Altemasi, Cesarini Sforza, Kessler e lo Spumante müller.

Più spumanti Cavit all’estero: focus su Usa, Germania e Olanda

Enrico Zanoni, direttore generale

Fuori dall’Italia Cavit ha venduto il 75,7% dei suoi vini nell’esercizio conclusosi a maggio scorso. Il tutto anche grazie all'apporto di Casa Girelli, tradizionalmente orientata ai mercati esteri. “L'incorporazione di Casa Girelli -commenta Enrico Zanoni, direttore generale- è stata portata a termine nel rispetto delle maestranze senza compromettere la solidità aziendale, come dimostrano i risultati positivi delle attività core e il rafforzamento patrimoniale. Questa performance conferma la bontà delle scelte strategiche intraprese che privilegiano la capacità di generare valore e consolidare la struttura patrimoniale e finanziaria, piuttosto che la mera crescita del fatturato”. Gli Stati Uniti sono il primo mercato. Cavit comunica una performance migliore alla media di settore e consolida la leadership nel segmento pinot grigio. Nei mercati europei, nonostante il rallentamento generalizzato dei consumi, Cavit registra una moderata crescita, con performance positive nel canale horeca in Uk, una ripresa in Germania nella gdo e un trend costante in Olanda. Segnali incoraggianti per la spumantistica giungono poi dall’Asia, in particolare Corea e Giappone. Con la Cina, nonostante le difficoltà del mercato, sono state avviate promettenti partnership con compagnie aeree locali. In Italia si registra mercato sostanzialmente stabile a valore (+0,9%) ma in calo nei volumi (-3,9%). Cavit segna una performance positiva nel canale gdo con le linee Mastri Vernacoli e gli spumanti Cesarini Sforza. Il canale horeca mostra segnali di consolidamento. L'eCommerce, dopo la forte crescita pandemica, registra un assestamento.

Le novità di Cavit tra vino e comunicazione

Nel corso dell'esercizio Cavit ha ampliato l’offerta con due novità. Nella linea Trentini premium (per l’horeca) è stato introdotto Cum Vineis Sclavis Trentino Doc Schiava, una scelta che risponde alla crescente domanda di vini leggeri. Una nuova referenza anche nella gamma Altemasi Trentodoc. Nel corso dell'esercizio è stata lanciata la nuova campagna Dai Maestri della tradizione trentina, un piano media stampa e digital. Lo Spumante Müller ha consolidato il suo posizionamento nello sport attraverso le partnership con Aquila Basket e Trentino Volley. Per Altemasi, oltre al rinnovamento del sito, è proseguita la comunicazione stampa nel canale horeca. Anche la presenza sui social si è rafforzata. La cantina Altemasi ha poi goduto di interventi di efficientamento energetico e ampliamento degli spazi, con il rifacimento dell'isolamento.

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