Casalinghi 2023: Il volto sostenibile della plastica

Le dinamiche di vendita variano molto a seconda dei canali. il mercato italiano e quello tedesco presentano il più evidente calo dei consumi

Il desiderio di evasione della gente impatta un po’ su tutti i segmenti della macrocategoria casalinghi. “Come intuibile, una volta superata l’emergenza sanitaria il consumatore ha riscoperto il piacere della convivialità, in particolar modo fuori casa”, afferma Paolo Percassi, Direttore Vendite Italia di Stefanplast. “Di conseguenza, i consumi tendono a sportarsi su vacanze, ristoranti, vita all’aperto in genere. Le vendite di articoli per la casa ne risentono, anche se siamo tutti consapevoli che oggi risulta impensabile replicare le performance registrate nel periodo pandemico, una vera e propria “sbornia” commerciale. Sul fronte delle direttrici lungo le quali sviluppare il business, anche in considerazione del comparto presidiato – cioè i casalinghi durevoli in plastica – il tema più interessante in questa fase è certamente il rispetto dell’ambiente”.

Plastica
Proposta in vari colori per suddividere efficacemente i rifiuti, la linea per la raccolta differenziata Urban Eco System di Stefanplast è pratica, capiente (60 e 80 litri), resistente, trasportabile e collocabile anche all’esterno

Questo significa, da una parte, lavorare sui filoni dell’ecologia applicata – per esempio, offrendo soluzioni intelligenti per la raccolta differenziata dei rifiuti – e, dall’altra, individuare ed impiegare nuove materie prime low impact per i prodotti e le confezioni. “In questo momento stiamo dedicando grande attenzione all’utilizzo di materiali riciclati sia per la realizzazione degli articoli che per il loro packaging. In linea generale, d’ora in poi tutte le nostre linee dovranno connotarsi per un’immagine sempre più ecologica”.

In questa fase, dunque, il consumatore investe molto meno negli articoli per la casa. “Nonostante il cambiamento, è diventato un interlocutore molto più esigente perché ricerca prodotti di spessore – ossia originali nel design, di alta qualità e sicuri, Made in Italy, totalmente eco-friendly – e richiede rapidità di risposta alle sue esigenze”, dice Carlo Renzullo, Direttore Commerciale di SNIPS. “Per questo la nostra mission esplicita il nostro impegno nel proporre innovazione e capacità di accrescere il valore del mercato, cercando di trainarne la crescita specifica con referenze che sappiano intercettare i bisogni del cliente perché inedite, utili e problem-solving”.

Fra le 40 novità lanciate nel 2023 da SNIPS, il Sottolavello si propone quale accessorio intelligente e funzionale per organizzare detergenti, spugne, spazzole, guanti, piccoli attrezzi in modo da averli sempre a portata di mano

L’azienda sta abbracciando una politica produttiva incentrata sui principi dell’Economia Circolare, e questo sia con riferimento alla gamma che in fatto di packaging. “Abbiamo sviluppato un’intera linea di articoli impiegando il Tritan Renew, materiale plastico riciclato derivante dalla scomposizione chimica delle plastiche smaltite: un processo altamente performante consente di ottenere molecole destinate ad essere nuovamente trasformate in prodotti, anche food-contact. Una rivoluzionaria tecnologia di riciclo, che compensa l’uso di combustibili fossili e riduce le emissioni di gas serra, insignita della prestigiosa certificazione ISCC PLUS”.

Nuove linee di pattumiere per Tontarelli, azienda che negli ultimi mesi ha lavorato intensamente allo sviluppo di soluzioni innovative e funzionali, prodotte utilizzando plastica riciclata e dotate di sistemi antirandagismo

Le dinamiche di vendita, comunque, variano molto a seconda dei canali. “Probabilmente il desiderio di uscire e viaggiare è all’origine del rallentamento delle vendite dirette al consumatore tramite la nostra piattaforma e-Commerce, che sono tornate ai livelli pre-Covid”, spiega Chiara Tontarelli, Direttore Marketing della Tontarelli. “Per quanto concerne i canali tradizionali, invece, il mercato italiano e quello tedesco presentano il più evidente calo dei consumi, mentre nel resto dell’Europa, accanto all’arretramento di alcune catene, emergono nuove insegne che stanno rapidamente guadagnando market share concentrandosi soprattutto sulle linee legate allo storage – perché l’ottimizzazione degli spazi resta un problema sentito – e sui prodotti realizzati con plastica riciclata. A livello globale, è complesso comunicare con la sempre più numerosa platea abbagliata dagli slogan che individuano nella plastica la causa fondamentale dell’imminente “apocalisse ecologica”. Non intendiamo, certo, minimizzare l’importanza della tutela ambientale ma vorremmo sottolineare che non è la plastica ad inquinare, quanto piuttosto l’uomo che ne fa un utilizzo irresponsabile, disperdendola nell’ambiente o non riciclandola nel modo corretto”.

Tontarelli, in altre parole, invita a non demonizzare un materiale che presenta innumerevoli vantaggi sotto i più svariati aspetti. Fra l’altro, l’azienda mostra comportamenti ecologicamente virtuosi: recupera da sempre internamente i propri scarti industriali, presta un’attenzione maniacale ai dettagli progettuali per garantire efficienza e durata con il minor impiego di materiale, investe incessantemente in tecnologie a risparmio energetico e, già nel 2010, ha cominciato ad allestire un ampio parco fotovoltaico che oggi le permette di ridurre le emissioni di CO2 di circa 7500 t l’anno. “Come naturale conseguenza della crisi energetica e per l’incrementata sensibilità dei consumatori nei confronti dei temi ambientali, attualmente risulta molto aumentata la richiesta di prodotti in plastica riciclata. Quindi, per tutti quegli articoli che non sono soggetti restrizioni (es. idoneità al contatto con alimenti) il cliente appare ben disposto a rinunciare ai colori moda per acquistare un articolo realizzato recuperando scarti industriali o post-consumo”.

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