Cartello del cartone ondulato: 250 aziende partecipano all’azione collettiva

Oltre il 60% appartengono al food and beverage, la maggioranza dal Nord-Est. Si potrà aderire fino a dicembre all'azione promossa da Unilegion

Sono salite a 250, per il 60% del food and beverage, le aziende che partecipano alla causa risarcitoria portata avanti dalla società specializzata Unilegion a tutela delle imprese italiane che hanno acquistato scatole e imballi in cartone ondulato nel periodo tra il 2004 e il 2017, dopo che l’Antitrust ha individuato un cartello tra i produttori.

“Per le aziende più piccole danni finanche oltre i 100 mila euro”

Nonostante i numeri importanti di adesioni all'azione di Unilegion, complessivamente permane una certa ritrosia da parte delle aziende danneggiate a partecipare alla causa collettiva. Secondo Unilegion, infatti, sarebbero meno di un terzo le acquirenti di cartone ondulato che hanno intrapreso azioni legali finora, nonostante un quadro ormai definito, con l’esistenza del cartello che non può essere più messa in discussione, e un contesto normativo e giurisprudenziale favorevole. “Le pmi del settore alimentare possono aver subito danni considerevoli, con potenziali risarcimenti che -dati i rilevanti consumi- anche per le aziende più piccole potrebbero arrivare a superare i 100 mila euro” fa sapere la country director Luisa Capitanio.

Riguardo alla provenienza geografica, fa sapere Unilegion, delle 250 adesioni il 20% arriva dal Nord Est, il 16% dall’Emilia-Romagna e il 15% dalla Lombardia, con il settore food and beverage dominante, oltre a presenze anche del pharma, ceramica e altro. La campagna adesioni è aperta ancora per poco ma le aziende con volumi di acquisto rilevanti possono ancora aderire. L'azione legale sarà gestita in team dallo studio legale Trevisan & Cuonzo e dall’avvocato Nicolò Manzini, esperti di diritto della concorrenza e di private enforcement, insieme agli economisti di fama internazionale Charles Rivers Associates. Ogni azienda aderente non è tenuta a comparire davanti ai giudici e non paga nulla in anticipo: la quota per spese legali e commissioni verrà chiesta solo a causa vinta e dopo il rimborso.

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