Carlsberg Italia apre le porte del birrificio

La visita in azienda, promossa da “Apertamente” di Federalimentare, mira a rafforzare ulteriormente il legame fra brand e consumatori

Sono frequenti le visite organizzate a Olona
da parte di scolaresche
ma anche di gruppi
di cittadini

Aderendo al progetto di Federalimentare “Apertamente: L’industria alimentare apre le porte al pubblico”, Carlsberg Italia, nei giorni scorsi, ha aperto alla cittadinanza i propri stabilimenti alimentari di Olona (Va). Un’iniziativa, nata per avvicinare il marchio ai consumatori, cui l’azienda varesina non è nuova: sono frequenti le visite organizzate a Olona da parte di scolaresche ma anche di gruppi di cittadini.

Ed è anche grazie ad azioni promozionali di questo tipo, affianco ad un’importante opera di ristrutturazione aziendale, che Carlsberg, oggi, è riuscita a risollevarsi e risanare i propri bilanci. Ammette Alberto Frausin, ad dell’azienda: “Non nascondo che, qualche anno fa, abbiamo attraversato un momento di difficoltà. Ma oggi siamo il 3° produttore nazionale. Obiettivo che abbiamo raggiunto investendo molto in innovazione tecnologica, stanziando, in 5 anni, più di 45 milioni di euro”. Fiore all’occhiello dello sviluppo tecnologico è senz’altro il sistema di spillatura DraughtMaster: grazie alla sostituzione dei tradizionali fusti in acciaio con quelli in Pet riciclabile, la spillatura non avviene più attraverso l'immissione di Co2 ma per semplice compressione. Cosa che, nel periodo 2011-2014, ha permesso di risparmiare all’ambiente 28.000.000 kg di Co2.

Oggi terzo produttore nazionale. Obiettivo raggiunto investendo molto in innovazione tecnologica, stanziando, in 5 anni, più di 45 milioni di euro

Un secondo fattore di crescita, per il gruppo, è stata la scelta di rilanciare il marchio Poretti. Ricordiamo, in proposito, che il Birrificio Angelo Poretti è stata la birra ufficiale di Padiglione Italia ad Expo 2015. “Anche sull’onda del successo dell’esposizione universale – conclude rausin - abbiamo cominciato ad esportare il marchio nel mondo, a partire dagli Stati Uniti. Ma stiamo guardando con molto interesse pure alla Cina, un mercato con grandi potenzialità, in cui intendiamo espanderci nell’arco di 3-5 anni”.

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