Carni avicole: a dicembre prezzi in calo rispetto al 2022

Carni avicole stabili a dicembre ma per pollo, tacchino, gallina e uova i prezzi sono ben al di sotto del 2022

A dicembre le elaborazioni del Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell’Università Cattolica di Cremona), presentano un mercato dei prodotti avicoli sostanzialmente fermo con le quotazioni di polli, galline e tacchini stabili rispetto al mese precedente. Il confronto con lo stesso periodo del 2022 resta ancora negativo per tutte le tipologie di prodotto considerate.

Pollo, a dicembre il prezzo è in calo rispetto al 2022

Nello specifico i prezzi medi dei polli vivi allevati a terra sono stati confermati, a dicembre, a 1,38 euro al chilo sulla piazza di Forlì-Cesena, 1,39 €/kg su quella di Verona e 1,41 €/kg sulla piazza di Milano. Come preannunciato gli attuali valori sono risultati più bassi rispetto a quelli dello scorso anno: -14,3% a Forlì-Cesena, -11,3% a Milano e -13,1% sulla piazza di Verona.

Galline, prezzo stabile a dicembre rispetto al mese precedente

Sempre in dicembre le quotazioni delle galline sono rimaste ferme a 0,45 €/kg a Verona e 0,44 €/kg a Milano, mentre a Forlì-Cesena il prezzo medio mensile delle galline è salito a 0,45 €/kg (+0,9% rispetto a novembre). Le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte e tre le piazze: -21,1% per Forlì-Cesena, -22,8% per Milano e -21,1% per Verona.

Tacchini, prezzi stabili a dicembre (ma in sensibile calo anno su anno)

Per quanto riguarda i tacchini e sempre nel periodo preso in esame, le quotazioni sono rimaste stabili su tutte e tre le piazze considerate: 1,71 €/kg a Forlì-Cesena, 1,73 €/kg a Milano e 1,70 €/kg a Verona. Negative le variazioni tendenziali: -22,3% a Forlì-Cesena, -19,9% a Milano e -22% per Verona.

Uova in controtendenza: rincarano a dicembre (ma sotto i livelli del 2022)

Buono l’andamento dei prezzi delle uova che a dicembre sono continuati a crescere su base congiunturale, rimanendo però su livelli inferiori rispetto a quelli dello scorso anno. Le quotazioni delle uova intere da gabbia arricchita quotate dalla Cun uova sono salite del 3,6%, su base congiunturale, raggiungendo valori di 1,797 €/kg per la categoria “L” e 1,787 €/kg per quella “M”. Medesimo andamento è stato registrato per la piazza di Forlì-Cesena, dove le uova hanno raggiunto i 16,400 €/100 kg per la categoria “L” (+1,5%) ed i 15,100 €/100 kg per quella “M” (+1,6%). In aumento anche i prezzi delle uova scambiate a Verona, con valori pari a 17,100 €/100 kg per la dimensione “L” (+0,7%) ed a 15,700 €/100 kg per quella “M” (+0,8%). Ma le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte le piazze ed i prodotti considerati, con valori dal -3% al -18%. Per le uova provenienti da allevamenti a terra, sempre a dicembre, i prezzi del prodotto quotato a Forlì-Cesena sono saliti a 18,400 €/100 kg per la tipologia “L” (+1,3%) ed a 17,300 €/100 kg per la categoria “M” (+1,4% rispetto al mese precedente). Variazioni congiunturali positive hanno interessato anche la CUN uova, con valori di 1,940 €/kg per la tipologia “L” (+4,1%) e di 1,900 €/kg per quella “M” (+3,6%). In aumento anche i prezzi medi mensili delle uova scambiate a Verona: 19,300 €/100 kg per la dimensione “L” (+0,6%) e 18,100 €/100 kg per quella “M” (+0,7%). Anche in questo caso il raffronto anno su anno è risultato negativo per tutte le piazze con valori dal -2% al -16%.

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