Gli aumenti dei listini dei carburanti impatteranno sulle tasche delle famiglie italiane determinando, solo per i maggiori costi di rifornimento, una stangata da 6,5 miliardi di euro a carico dei cittadini. Lo afferma Assoutenti commentando i nuovi rincari di benzina e gasolio alla pompa. L'unica salvezza, aggiungiamo noi, saranno le pompe bianche e quelle della grande distribuzione che però non coprono tutto il territorio nazionale e hanno una bassa onderata sul totale rifornimenti
"Ogni singola famiglia deve mettere in conto una maggiore spesa di 267 euro in caso di auto a benzina, e 230 euro per le auto diesel –spiega Furio Truzzi, presidente di Assoutenti–. A tali costi si aggiungeranno i rincari determinati dal caro-carburante per una serie di beni e servizi, dagli energetici agli alimentari alle tariffe, con effetti a cascata sulle tasche dei consumatori".
"Benzina e gasolio costano troppo alla pompa anche a causa della eccessiva tassazione: oggi su ogni singolo litro di benzina acquistato in Italia, 1,016 euro se ne va in tasse a causa del peso di Iva e accise, che incidono per il 63,6% sulla benzina e per il 60,4% sul gasolio – prosegue Truzzi - Per questo rivolgiamo un appello al Governo Draghi affinché intervenga per sterilizzare l’eccessiva tassazione che vige sui carburanti in Italia, aggravata da accise anacronistiche come quella per finanziare la guerra d’Etiopia del 1935 o il terremoto del Belice del 1968".