Oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste in alluminio (+18% rispetto al 2020), 677 tonnellate di caffè esausto e 58 tonnellate di alluminio da rimettere in circolo. Sono alcuni dati chiave del programma Da Chicco a Chicco fondato nel 2011 da Nespresso in collaborazione con Cial (Consorzio nazionale imballaggi alluminio) per favorire il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio. Anche i primi risultati 2022 confermano il buon andamento della campagna: nel 1° trimestre, 472 tonnellate di capsule raccolte, +13% rispetto allo stesso periodo 2021.

Nato dieci anni fa grazie a una convenzione con Cial (Consorzio nazionale imballaggi alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio italiano compostatori), Da Chicco a Chicco permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area riciclo all’interno delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 140 punti di raccolta in 79 città. Una volta raccolte dalle aziende che gestiscono il servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione e il recupero in un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè.

Qui entra in gioco l’esperienza di Garm-Gavardo recupero metalli sul trattamento e la separazione dei due materiali che compongono la capsula esausta: l’alluminio è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini; il caffè esausto  viene inviato a un impianto di compostaggio per essere trasformato in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato al Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio. Finora, grazie a Da Chicco a Chicco, Nespresso ha donato oltre 4.000 quintali di riso equivalenti a oltre 4 milioni di piatti, che hanno permesso di supportare circa 300.000 persone e 1.600 strutture caritative ogni anno. Insomma, l'economia circolare si sposa con la donazione e la solidarietà.

"Anche nel 2021 con Da Chicco a Chicco siamo riusciti a raggiungere risultati che confermano che siamo sulla strada giusta per limitare l’impatto ambientale del consumo di caffè in capsule e favorire il riciclo di alluminio in Italia -commenta Silvia Totaro, responsabile sostenibilità sicurezza/salute ambientale di Nespresso Italiana–. Registriamo numeri ancora una volta positivi grazie ai nostri clienti, vero motore del progetto Da Chicco a Chicco, perché è da loro che tutto ha inizio e ci dimostrano ogni anno di sentirsi sempre più parte integrante di questa importante iniziativa di sostenibilità ambientale e sociale  Quello per la riduzione del nostro impatto sull’ambiente è una sfida su cui lavoriamo concretamente ed è per questo che dal 2011 abbiamo investito in Italia oltre 7,5 milioni di euro in progetti dedicati ai temi dell’economia circolare e della sostenibilità. Una responsabilità verso il pianeta che riflette l’impegno per il business responsabile che da sempre ci caratterizza e che ci ha permesso quest’anno di ottenere la certificazione B Corp e di trasformarci in Italia in Società Benefit".

 "Il progetto realizzato e promosso con Nespresso, ormai da 10 anni, impegna al massimo il nostro Consorzio -commenta Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Cial-. L’iniziativa, nata e sviluppatasi con entusiasmo e una visione lungimirante, ha anticipato di fatto il tema del riciclo delle capsule per il caffè, ben prima che l’argomento diventasse di rilevanza legislativa. In tal senso a Nespresso va riconosciuta la capacità di aver colto un’esigenza ambientale che anche i cittadini consumatori hanno poi portato all’attenzione dei governatori. Oggi il progetto Da Chicco a Chicco procede e cresce, grazie alla rete di relazioni che Cial ha costruito negli anni sul territorio, con i Comuni e le società del territorio delegate alla gestione dei rifiuti urbani. È un gioco di squadra che funziona e che ogni anno mostra risultati migliori. Come del resto accade quando, più in generale, si parla di raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio".

Milano in testa nella classifica del riuso

Le città con i numeri più interessanti per quanto riguarda la raccolta di capsule esauste? Si parte da Milano, che ha recuperato 220 tonnellate di capsule esauste, +28% rispetto al 2020, per arrivare a Roma con 200 tonnellate, +25% rispetto al 2020. Ottimi risultati raggiunti anche a Piacenza, Parma e Reggio Emilia: 160 tonnellate, +18%, seguite dal territorio di Como, Brescia e Bergamo, che con 112 tonnellate di capsule esauste raccolte segnano un +31% rispetto al 2020. Genova, oltre 69 tonnellate, è a +17% rispetto all’anno precedente, Venezia +28%, con 53 tonnellate raccolte nel 2021. Padova e Trieste insieme hanno raccolto nel 2021 46 tonnellate di capsule (+38%) e Monza quasi 42 tonnellate, +73% se paragonate alle 24 del 2020. Sono oltre 40, invece, le tonnellate recuperate a Varese (+9%) contro le quasi 39 di Treviso (+2%).

Napoli e Palermo hanno registrato un ottimo incremento percentuale: se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di una tonnellata di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 tonnellate (+324%). Stesso trend per Palermo, dove le capsule recuperate sono state oltre 4, +139% rispetto ai 1.740 kg del 2020.

Raccolta di capsule esauste: la graduatoria delle città più virtuose

  • Milano – 220.600 kg (+28%)
  • Roma – 200.540 kg (+25%)
  • Piacenza, Parma e Reggio Emilia – 160.680 kg (+18%)
  • Como, Brescia e Bergamo – 112.060 kg (+31%)
  • Genova – 69.320 kg (+17%)
  • Venezia – 53.870 kg (+28%)
  • Padova e Trieste – 46.230 kg (+38%)
  • Monza – 41.920 kg (+73%)
  • Varese – 40.320 kg (+9%)
  • Treviso – 38.900 kg (+2%)
  • Verona – 26.280 kg (+11%)
  • Vicenza – 21.340 kg (+29%)
  • Bolzano – 20.740 kg (+11%)
  • Trento – 19.400 kg (+1%)
  • Sassari – 7.080 kg (+27%)
  • Napoli – 5.980 kg (+324%)
  • Palermo – 4.160 kg (+139%)
  • Bari – 3.200 kg (+11%)

Anche quest’anno Nespresso porta avanti l’iniziativa Compost in Boutique per sensibilizzare i propri clienti sull’impegno comune per la creazione di una tazzina di caffè ad impatto positivo sull'ambiente. A partire da giugno 2022, e per tutta l’estate, a chi riconsegnerà le proprie capsule esauste nelle oltre 60 boutique dove è attivo il servizio di raccolta, Nespresso donerà un sacchetto di compost da 1 kg, nato dal caffè esausto e simbolo del programma Da Chicco a Chicco.  L’obiettivo per il 2022 è distribuire oltre 50.000 sacchetti di compost, il 22% in più rispetto allo scorso anno e +83% in confronto al 2020, quando i sacchetti messi a disposizione erano 30.000.

 

 

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