Nel comparto calzature e pelletteria operano circa 13 mila imprese che contribuiscono a livello occupazionale per 130 mila posti di lavoro, generando un fatturato di 18 miliardi di euro. Il settore della calzature e pelletteria ha una dimensione strategica sempre più marcata con una crescita imponente del delivery dell’ultimo miglio. Con una marcata dimensione internazionale a causa delle delocalizzazioni, è caratterizzato a livello di mercato da una importante incidenza dell’import. Il retailing di questo settore è progressivamente cambiato passando dalla crisi dei negozi tradizionali a favore delle grandi superfici e all’online.
Il canale digitale ha una valenza anche come canale di comunicazione integrato con il fisico. Le prime 30 imprese classificate del ranking sono state in grado di far crescere il proprio fatturato mediamente del 23% rispetto al -2,7% dell’intero settore. In prima posizione si trova il Calzaturificio Gensi Group che opera nelle “fabbricazione di calzature e relative parti in cuoio”: ha incrementato il fatturato del 47,4% passando da 18,4 milioni euro del 2015 a 128 milioni euro del 2020. Al secondo posto Balenciaga Logistica che opera nella “fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria”: ha incrementato il fatturato del 32,8% passando da 71,8 milioni di euro del 2015 a 296,7 milioni di euro del 2020.
In terza posizione Medusa, realtà nota che opera nella “fabbricazione di calzature e relative parti in cuoio”, la quale ha incrementato il fatturato del 29,3% passando da 4,6 milioni di euro del 2015 a 16,9 milioni di euro del 2020. Nella top 30 sono presenti altre realtà importanti del settore, come Leo Shoes operante nella “fabbricazione di calzature e relative parti in cuoio” e che ha incrementato il fatturato del 26,8% passando da 44,8 milioni di euro del 2015 a 147 milioni di euro del 2020, Yves Saint Laurent Manifatture, passato da 121 a 360 milioni di fatturato (+24,2%) e Manufactures Dior s.r.l. da 176 a 469 milioni (21,6%).
Criteri selettivi e panoramica
Dell’intero ambito delle società di capitali italiane, ovvero oltre un milione, sono state selezionate per la classifica quelle che presentano i seguenti criteri: società di capitale operative alla data attuale; presenza di bilanci 2015-2020; ricavi maggiori di 2 milioni di euro e con più di 10 addetti (da bilancio 2015); ricavi in crescita per ognuna delle annualità considerate. Complessivamente sono 4.000 le imprese che rispettano questi parametri. Le imprese sono state ordinate per Cagr decrescente (compounded average growth rate).
Previsioni per il biennio 2022-2023
Il comparto pelletteria e calzature secondo le previsioni settoriali di Cerved, che analizzano la dinamica dei fatturati reali (al netto dell’inflazione), ha risentito in maniera molto incisiva della crisi Covid rispetto all’intera economia privata italiana, con un calo di circa il 25% (-8,4% medio). Nel 2021 il rimbalzo non è bastato a sanare le perdite dell’anno con un recupero del 14%. L’aumento dell’inflazione, dovuto al rincaro delle materie prime e alla condizione geopolitica, potrebbe frenare la tendenza virtuosa nel prossimo biennio 22-23. Nello scenario base, con la congiuntura economica che migliora entro la fine del 2022, il comparto continua a recuperare sia quest’anno (7,6%) che nel 2023 (2,6%). Nello scenario pessimistico Pelletteria e calzature rischiano di vedere bloccato il recupero nel 2023 (-0,8%). In entrambi gli scenari il settore non tornerebbe nel 2023 sopra i livelli precrisi del 2019 (previsione base: -4,9%; previsione worst -10,7%).
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