È sostanzialmente una diversificazione quella che sostiene l'ultimo lancio in casa di Gruppo Caffo 1915. La storica distilleria calabrese classe 1915 Caffo, in fase espansiva e propulsiva, porta sul mercato una bevanda analcolica che si posiziona in qualità di integratore alimentare. Si tratta di Robur, “la bevanda che dà forza!”, che parte dalla ricetta del Ferro China Bisleri, mantenendone (senza alcol) le stesse proprietà corroboranti, toniche e rinforzanti.
Registrato presso il Ministero della Salute il prodotto è indicato per ritrovare energia e vigore soprattutto in caso di carenza di ferro.
Si indirizza a vegani, a chi non mangia carne o altri alimenti che ne contengono. Bastano due bottigliette al giorno per raggiungere il fabbisogno totale di un adulto. Anche i bambini lo posso bere perché è una bibita piacevolmente gassata e dissetante.
“Quando nel 2019 ho avviato la trattativa con gli inglesi di Diageo per far tornare in Italia il marchio Bisleri, il mio primo pensiero è stato come riportare lo storico marchio alla sua fama -racconta Nuccio Caffo amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915-. Riguardando le vecchie pubblicità, mi sono ricollegato allo slogan di allora (Volete la salute?), perché comunicava quella che per l’epoca era una grande innovazione: il primo integratore, seppur in forma di liquore, a base di ferro, ottimo ricostituente – e di china, la cui corteccia serve per curare la malaria. Inoltre, le sue erbe con funzioni aperitive stimolano gli inappetenti di tutte le età”. Oggi come oltre un secolo fa fu per Ferro China Bisleri, Robur entra nelle case degli italiani come il ricostituente energetico che dà forza.
Dopo l'acquisizione, la pagina Facebook di Bisleri è stata invasa dai ricordi di chi Ferro China la prendeva nell’uovo sbattuto o nell’acqua effervescente.
Passaggio che ha spinto Caffo a creare una versione analcolica e gassata, adatta a tutti, a base degli stessi ingredienti riproporzionati per rendere gradevole una bibita. Robur è già disponibile in anteprima nello store online e inizia la distribuzione nei bar, nelle farmacie ed erboristerie. “Abbiamo scelto nuovi canali perché questo prodotto è una bevanda fatta con ingredienti naturali, gradevole e buona per la salute. Presto sarà diffusa anche fuori dall’Italia”, conclude Nuccio Caffo.
La riattualizzazione di una ricetta nata a distanza di oltre 140 anni dal progetto originario, la nuova bevanda non è l'unico recupero storico di questo periodo della distilleria calabrese.
Recentemente ha portato sul mercato Blood Bitter, ottenuto dall’infusione di circa trenta tra erbe e spezie naturali, selezionate, provenienti da tutto il mondo. Recupero del primo bitter rosso all’uso d’Hollanda. Nell’acquisire il marchio Petrus Boonekamp l'azienda ha ereditato anche tutta una serie di carteggi “E tra questi, gli appunti dai quali siamo partiti per realizzare il Blood Bitter. Mettendo a punto l’antica ricetta, rispettandola, siamo riusciti a dare un modern twist a questo nuova proposta che si distingue per avere radici nella storia, un mood contemporaneo e un’attitudine decisamente internazionale”.