Scovare e supportare le idee di giovani talenti per promuovere l'innovazione aziendale. Il fenomeno si chiama open innovation ed è sempre più popolare anche in Italia, Paese dove le start up promettenti sono tante, ma rispetto alla media europea vantano ancora pochi finanziamenti.
Questo lo scenario in cui si colloca la scelta di Bofrost, che lo scorso anno ha lanciato un hackathon, ovvero una maratona di talenti finalizzata a raccogliere idee innovative in fatto di marketing, vendite e consegne a domicilio. A vincere la gara organizzata dall'azienda di surgelati in collaborazione con TalentGarden Pordenone è stato il progetto di Niccolò Zamborlini (36 anni), Carlo Nicolò Drigo (33 anni) e Maksim Sinik (30 anni).
I tre giovani, dopo un periodo di lavoro preliminare, hanno appena lanciato la start up A Cute Robot, sulla quale Bofrost ha deciso di investire. La neonata realtà imprenditoriale propone un sistema software capace di innovare l’esperienza di vendita attraverso le app di messaggistica istantanea. Come spiegano i fondatori:
A Cute Robot ha ideato e cominciato a realizzare uno strumento di vendita destinato al cliente aggregato, quello che i tecnici chiamano “cliente sciame”, proponendo la trasformazione di un chatbot (cioè un programma che simula la conversazione fra un robot e un essere umano, fino a oggi visto come strumento prettamente di comunicazione) in un nuovo canale di vendita.
L'obiettivo è quello di coinvolgere la nuova clientela giovane e gestire gli ordini in modo efficiente. Nei prossimi mesi è previsto l'avvio di un pilot.