Torna l'evento shopping di derivazione statunitense che fa da barometro degli acquisti festivi e che, anche in Italia, risulta sempre più anticipato ed esteso. Stiamo parlando del weekend che va dal Black Friday al successivo Cyber Monday 2024, periodo di sconti, promozioni ed offerte che coinvolge ormai tutti i comparti con più o meno convinzione. Non mancano, come d'uso, previsioni sugli acquisti e trend emergenti che provengono da più parti. Vediamone a seguire alcuni derivanti da più fonti, che confermano tuttavia sia il generale clima di "prudenza" in ambito consumi, sia il potenziale effetto "cannibalizzazione" che questa ricorrenza rischia almeno in parte di produrre.
Secondo un'indagine di Shopify, nonostante il leggero allentamento della pressione del costo della vita, il 67% degli italiani dichiara di aver ridotto la propria spesa discrezionale negli scorsi mesi (un approccio alla cautela confermato anche dalle stime di consumo 2025 di NielsenIQ). La maggior parte (65%) si dichiara comunque intenzionato a sfruttare il Black Friday 2024 per effettuare le proprie spese in vista delle festività natalizie, con uno scontrino medio pari a 219 euro (che sale a quota 391 euro per "gli entusiasti" della stagione di shopping). Un dato che conferma come questo evento di forte scontistica, ormai quasi obbligato data l'aspettativa collettiva e la crescente adesione, non dia necessariamente maggiore spinta ai consumi, ma porti semplicemente a riprogrammarli a livello temporale, erodendo i margini di guadagno (qualora non vi sia un aumento dei prezzi ad hoc antecedente la data, come registrato in molti casi). A ulteriore sostegno del fenomeno, dei quasi 7 italiani su 10 che prevedono di effettuare la maggior parte degli acquisti durante il l'evento shopping, la metà ha iniziato a preparare la propria wish-list da inizio ottobre e ben il 22% è già pronto da giugno. Stando invece ai numeri divulgati da Idealo, il 95,5% degli intervistati considera ormai il Black Friday un appuntamento fisso, mentre il 70% si dichiara già certo di approfittare degli sconti per compiere almeno un acquisto anche nel 2024. Secondo l'ultima edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook di Bain & Company Italia, in collaborazione con Azerion powered by Captify e Toluna, 3 italiani su 4 infatti dichiarano che faranno acquisti durante il Black Friday. Tuttavia, se il 46% degli intervistati prevede di mantenere invariato il budget di spesa rispetto al 2023, il 37% dichiara di voler spendere meno. Questo risultato indica un trend di stabilità e prudenza, segno di un’attenzione maggiore al controllo delle spese, forse dovuto al clima economico attuale o in generale alle incertezze legate al costo della vita e al quadro macro-economico e geo-politico, sempre in linea con le stime Nielsen sui consumi 2025.
Driver, comparti, canali
Per oltre la metà degli shopper (55%), a guidare le proprie scelte di acquisto saranno i migliori sconti, seguiti dalla possibilità di ottenere spedizione gratuita (33%) e di accedere a programmi fedeltà (23%). In cima alla lista dei desideri, il primo posto spetta alla categoria moda, con abbigliamento e accessori in testa (41%), seguiti da articoli tech (36%) e beauty (27% - Dati Shopify). Secondo i numeri interni dell'Osservatorio DoveConviene, invece, tra le categorie più desiderate dai propri utenti sono i beni alimentari a posizionarsi in testa alla classifica, raccogliendo il 43% delle ricerche totali. Di questi, l’olio è il più prodotto più ricercato (16%), seguito a breve distanza dai dolci (10%) e dal caffè (8%). Nella caccia alle migliori offerte, Nutella, Kimbo e Ferrero si confermano i marchi più ambiti.
I più propensi a metter mano al portafoglio sarebbero i più giovani: le fasce di età 18-24 e 25-34 sono, infatti, le più inclini a incrementare la spesa durante il Black Friday 2024 (rispettivamente il 25% e il 28% rispetto all’8% tra gli over 65). Acquisti che faranno anche tramite i social media, come è ormai consuetudine: il 51% dei giovani tra i 18 e 24 anni, infatti, acquista abitualmente su Instagram, YouTube (45%) e TikTok (42%), mentre Facebook perde terreno su questo target (17%), a favore di un pubblico più senior. Ed è sempre tra i più giovani che si dichiara anche maggiore attenzione a fare acquisti più sostenibili e responsabili.
L’approccio allo shopping, poi, sarà anche quest’anno sempre più ibrido, con 2 consumatori su 5 che prevedono di suddividere equamente i propri acquisti tra online e offline (Shopify). Secondo PwC, il 60% dei consumatori utilizzerà differenti canali prima di completare l’acquisto: di questi, il 45% inizierà il processo online, per poi finalizzarlo in negozio fisico e viceversa.
I must per non "perdere" i carrelli
Sul fronte della user experience online la teoria dovrebbe ormai essere nota, ma la pratica latita enormemente anche da parte di big del retail e della gdo. In vista dei picchi di traffico legati al Black Friday, vale dunque la pena ripassare alcuni must per limitare l'abbandono dei carrelli, sintetizzati da Unguess.
- Ottimizzare la user experience: l’88% dei consumatori evita siti con una ux insoddisfacente (fonte: Toptal). Investire in una buona user experience e customer satisfaction permette di attrarre i consumatori e generare un aumento delle conversioni fino al 400% (fonte: Forrester Research). In questo contesto, i test di usabilità si rivelano molto utili nell’aumentare il traffico e la conversione di un sito web in base alle esigenze degli utenti.
- Prestare attenzione alla fase di checkout: l’utente che sta navigando su un sito web e selezionando degli articoli si aspetta che la fase di acquisto e pagamento sia fluida e senza ostacoli, tuttavia i dati affermano il contrario: il tasso di abbandono del carrello negli eCommerce è molto alto (69,8%), dovuto per lo più a costi aggiuntivi non previsti in fase di checkout . Intervengono in aiuto i test end to end, in grado di ottimizzare l'intera esperienza di acquisto, dalla selezione del prodotto alla consegna.
- Curare le prestazioni: il 40% degli utenti abbandona un sito se il tempo di caricamento supera i 3 secondi (fonte: Toptal). Software e applicativi che limitano il traffico o peggio, lo rallentano, causano quindi enormi danni all’e-commerce. Per far fronte a ciò, i test di garanzia della qualità (QA), di cui fanno parte i load e stress test, test funzionali, di compatibilità dei dispositivi e di non regressione rientrano tra tutti quei processi di testing fondamentali per lo sviluppo di un software di qualità e performante.
- Proteggere il software: il 32,4% degli attacchi informatici colpisce gli eCommerce e il 43% è rivolto a piccole e medie imprese . Per arrivare preparati e sicuri alle porte del Black Friday, uno dei momenti più delicati per la sicurezza dei siti ed eCommerce, pentesting e bug bounty sono delle metodologie di testing in grado di individuare le vulnerabilità critiche in poco tempo, ma con estrema accuratezza.