“Un intervento atteso e necessario, ma che appare come il risultato di una volontà di trovare in gran fretta e in maniera sommaria la soluzione ad un problema reale, quale quello dei controlli sull’agricoltura biologica”. Questo il giudizio espresso dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari sullo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri che contiene nuove disposizioni per l’armonizzazione e la razionalizzazione della normativa sui controlli sull’agricoltura biologica.
“La normativa vigente nel nostro Paese è datata 1995 – spiega Andrea Bertoldi, coordinatore del settore Biologico dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – e quindi è sicuramente positivo che il governo italiano abbia provveduto attraverso il decreto legislativo ad aggiornare le disposizioni in materia di controlli e sanzioni. Resta il fatto tuttavia che, a nostro avviso, è stata l’onda emotiva e il clamore suscitato da alcune trasmissioni televisive a portare alla scrittura di un testo che avrebbe meritato, per l’ampiezza e la complessità degli aspetti trattati, una maggiore, più adeguata ed opportuna concertazione con gli operatori del settore”.
“La volontà di tutelare il più possibile i consumatori e di scongiurare l’insorgere di futuri episodi che porterebbero discredito al comparto – conclude Bertoldi – ha portato alla scrittura di un testo che a nostro avviso è migliorabile in più punti, come ad esempio nella parte riguardante la vigilanza sugli organismi di controllo e in quelle disposizioni dove a non essere tutelati sono gli operatori del comparto.
Alcuni aspetti tecnici del decreto approvato, infine, hanno il limite di non essere perfettamente armonizzati con la normativa comunitaria, ovvero con il Regolamento (UE) n. 625 del 15 marzo 2017 relativo ai controlli ufficiali in tema di legislazione sugli alimenti e sui mangimi”.