Il benessere dei suini in allevamento si misura anche dalla coda. Lasciarla lunga è una best practice raccomandata dalla Commissione Europa, che ha scelto come testimonial di un video informativo due degli allevamenti che ottemperano a quanto definito nel disciplinare di produzione del benessere animale di Fumagalli Industria Alimentari.
Un filmato di sette minuti e 30 secondi che servirà per formare gli allevatori di tutta Europa, in modo da limitare il taglio delle code ai soli casi di stretta necessità. Girato tra Mantova e Cremona, spiega l’etica della scelta e le attività da svolgere per renderla vincente in termini di benessere e anche di redditività.
“La nostra azienda da tempo ha fatto una scelta di campo sul benessere negli allevamenti, scelta premiata da clienti e consumatori - afferma Arnaldo Santi, responsabile marketing di Fumagalli. Oggi il nostro esempio potrà essere di aiuto ad altre realtà per migliorare le condizioni di vita degli animali, una strada che significa non solo etica ma anche maggiore qualità dei prodotti”.
Il taglio della coda viene generalmente praticato nei suinetti per evitare problemi di cannibalismo all’interno del gruppo, che si manifesta appunto con la morsicatura della coda. Alla base di questo disagio ci sono situazioni di stress, provocate da diversi fattori, come alte densità di allevamento all’interno dei box, ventilazione inadeguata e scarsa qualità dell’aria, alimentazione scorretta, noia e frustrazione per l’impossibilità di manifestare comportamenti caratteristici della specie (mancanza di arricchimenti ambientali adeguati), scarsa pulizia degli spazi. La sfida di lasciare la coda intera implica quindi un’attenzione agli animali per assicurarsi che le condizioni di allevamento siano adatte a soddisfare i loro bisogni.
Azienda familiare di quarta generazione, ormai da un quarto di secolo Fumagalli ha scelto di produrre salumi avendo come focus il benessere degli animali. Una scelta all’avanguardia negli anni ’90 e moderna ancora oggi, tanto da rappresentare un’eccellenza italiana da esportare non solo in termini di prodotto ma anche di sistema di allevamento. I suoi valori vengono condivisi con i consumatori attraverso l’etichetta etica.
Tra i riconoscimenti per il suo impegno, nel 2016 Fumagalli, per ora unica in Italia nei sistemi di allevamento tradizionali, ha ricevuto il premio Good Pig di Compassion in World Farming, la principale organizzazione internazionale no profit che si occupa della protezione e del benessere degli animali negli allevamenti. Nel 2015, in occasione di Expo, la stessa organizzazione l’aveva già insignita della Menzione d’Onore Good Pig per il benessere delle scrofe.