Appuntamento anche per quest'anno con il Baromètre di Altavia Italia, tra analisi dello stato presente e previsioni sul futuro del retail italiano. Quello che emerge dalla ricerca è un quadro di luci ed ombre per il settore, in bilico tra opposti: tradizione e modernità, fedeltà e tradimento ma anche maturità e immaturità.
"Fare la spesa al supermercato è vintage", dice uno dei consumatori intervistati in video da Altavia Italia. La parola d'ordine diventa allora capacità di cambiare, come sottolinea Cristina Lazzati, direttore di Mark Up e Gdoweek, intervenuta come relatrice nel corso dell'appuntamento che ha presentato i risultati della ricerca di Altavia. Segmentare per target canonici, applicare formule sempre uguali sotto la rassicurante ombra dei metodi tradizionali, dunque, non funziona.
A confermare questa necessità è l'opinione di 3.000 italiani sulle 160 insegne coinvolte dall'indagine (8 settori merceologici). Ne emerge un consumatore che tende ad essere contemporaneamente il commesso che fa da sé, l’influencer, il recensore, il fedele e l’infedele, quello che insegue le offerte, che preferisce il supermercato di prossimità, che affitta casa solo se c’è vicino il suo supermercato di fiducia e che acquista solo online od esclusivamente in punto vendita.
Modernità, in sintesi, oggi significa dare al consumatore quello che vuole quando vuole, sia in termini di asset tangibili che intangibili. E i retailer maturi, prendete nota, si sono visti riconoscere da quest'ultimo un più elevato grado di performance e differenziazione proprio in relazione alle leve intangibili. Quello che non si tocca e magari neanche si vede, insomma, vi distingue. (Qui sotto uno schema guida).