Barilla rivendica il valore della filiera

A Rubbiano, in piena Food Valley, Barilla ogni anno l’equivalente di oltre 60 mila tonnellate di pomodoro e 6.700 di basilico, coltivati in Italia
Sono oltre 100 mila le tonnellate di pomodoro italiano che vengono lavorate e che poi l’azienda trasforma ogni anno in salse e sughi

La qualità del made in Italy, combinata con la tipicità delle produzioni locali. Barilla ha diffuso una nota per rivendicare il legame con i produttori della filiera.

I numeri della produzione

Sono oltre 100 mila le tonnellate di pomodoro italiano che vengono lavorate e che poi l’azienda trasforma ogni anno in salse e sughi e oltre 6.500 le tonnellate di basilico 100% italiano che diventano pesto. Proprio il basilico 100% italiano nasce principalmente nei campi coltivati vicino allo stabilimento di Rubbiano a Parma, in piena Food Valley, dove si preparano sughi e pesti con vasetti 100% riciclabili.

“Il basilico viene seminato in primavera, per essere raccolto d’estate: con la raccolta si parte al mattino presto, poiché bagnate dalla rugiada le foglie mantengono tutte le qualità in vista della trasformazione”, spiega Simone Bernardi, titolare dell’azienda Agricola Bernardi di Collecchio (PR).

“Il pomodoro nella zona di Parma e Piacenza è il filo conduttore della nostra vita. Per un prodotto eccellente il terreno non deve mai scendere al di sotto dei 13°C nemmeno durante la notte. Le piantine, invece, devono essere poste nel terreno in primavera, tra aprile e maggio, quando la temperatura è di 20-25°C”, aggiunge Giuseppe Bonati, titolare dell’azienda agricola La Felina di Felino (PR).

Focus sulla sostenibilità

Testimonianze riportate per evidenziare che alle spalle di ogni raccolto vive dunque l’impegno di produttori e trasformatori italiani che sapientemente impiegano un’esperienza che si tramanda nel tempo, mantenendo l’unicità dei prodotti agricoli italiani apprezzati a livello mondiale. Questo definisce la qualità e la sostenibilità della produzione, che nasce da un rapporto più che ventennale di Barilla con diversi produttori, fornitori e trasformatori italiani. Il gruppo emiliano evidenzia l’impegno nello stabilire rapporti di lavoro duraturi con i propri fornitori, fondati sul dialogo, sulla trasparenza e sulla soddisfazione delle controparti.

Inoltre, per quanto riguarda il pomodoro per il mercato italiano ed europeo, Barilla acquista le materie prime da primari trasformatori italiani, che lavorano pomodori 100% Made in Italy.

Non solo tradizione, ma anche innovazione. L’azienda sta portando avanti la completa digitalizzazione della filiera del basilico fresco utilizzato per il pesto alla genovese, per una totale tracciabilità ed efficienza. Un QR code viene applicato sui vasetti di Pesto alla Genovese e alla sua variante senz’aglio distribuiti non solo in Italia, ma anche in altri 14 mercati europei. Attraverso la scannerizzazione del codice presente sulla confezione, è possibile conoscere il luogo di coltivazione e tutte le informazioni testuali e fotografiche relative all’azienda produttrice.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome