Un settore dinamico e resiliente rispetto alla pandemia, quello del bakery, che solo in territorio statunitense in periodo Covid ha visto aumentare le vendite del 62,3%. Le stime globali di Market Watch, inoltre, prevedono per i prodotti da forno un giro d'affari a 339,3 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita annuo del 3,54%.
Secondo Global Market Insights, il solo comparto dei grissini raggiungerà i 3,6 miliardi di dollari a valore nel 2026 all’interno del mercato del pane confezionato (24 miliardi), di cui rappresenta il 15%. A conferma i risultati di un'azienda del settore come Vitavigor, come sottolinea la marketing manager Federica Bigiogera: "Il 2020 è stato particolarmente difficile, ma siamo riusciti a chiuderlo con un aumento del fatturato legato ai mercati internazionali del 4,5%. Un dato molto importante reso possibile dal consolidamento di rapporti commerciali con clienti acquisiti recentemente e all’introduzione di nuovi prodotti".
Ma quali sono le prossime tendenze del settore ed esigenze dei consumatori da considerare per fare innovazione?
- Orientamento alla sostenibilità: un trend come da più ampia tendenza del largo consumo, che non riguarda solo il packaging. Un'indagine di Food Beverage Insider sottolinea che il 56% dei consumatori pone infatti maggiore attenzione anche all’origine dei prodotti, soprattutto per quanto concerne quelli da forno, tra lettura delle etichette e delle proprietà nutritive.
- Sapori tradizionali e nuovi formati: i dati di una ricerca di Crafts Baker Association pubblicata su Bakery Info evidenziano che torneranno di moda i sapori del passato e della tradizione, scelti da un numero sempre crescente di consumatori. Nell'ambito di una crescente richiesta di pane, poi, il 42% dei consumatori manifesta l'esigenza di avere più in formati adatti allo spuntino, in particolar modo contenenti semi e cereali.
- Exploit vegan-friendly: secondo un’indagine di Innova Market Insights nel 2020 il 15% dei prodotti da forno si è avvalsa di un posizionamento vegano. Una richiesta che risponde a quel sempre più significativo target di consumatori intenzionato a ridurre l'assunzione di proteine e ingredienti animali, come confermano anche i dati del nono Osservatorio Immagino, che vedono le referenze con claim "veg" aumentare il proprio sell-out.
