Aziende italiane in cammino verso la digital transformation. Questo il tema chiave dell’edizione 2016 della CIO Survey promossa da Capgemini Italia, Hewlett Packard Enterprise e Tim e realizzata da NetConsulting cube.
L’indagine ha coinvolto circa 70 responsabili Ict delle realtà private italiane, portando in luce sfide, investimenti, progetti e approccio alla digitalizzazione in tutte le sue declinazioni tecnologiche, organizzative, relazionali e di business. Ecco quanto emerso.
- Priorità. Il miglioramento delle performance aziendali - incremento del fatturato, miglioramento della marginalità - è al primo posto e riguarda più del 70% dei Chief Information Officer delle aziende intervistate. Seguono l’innovazione di prodotto/servizio (58%), l’innovazione dei processi interni ( 57%), l’implementazione della conoscenza del cliente attraverso strumenti di data analytics (48%) e la revisione delle strategie di vendita con obiettivo di arrivare una gestione omnichannel del cliente (43%).
- Conseguenze della trasformazione digitale. Per il 52% dei CIO porterà a nuovi modelli di business e a prodotti/servizi che via via sostituiranno quelli attuali, secondo il 31% aiuterà a fare meglio e in maniera più efficiente quello che si fa già, per il 13% darà accesso a nuovi mercati e offrirà opportunità di ampliamento del business attuale, mentre secondo il restante 3% non avrà particolari influenze.
- La digital transformation è per la metà del panel è un fenomeno già in corso, per il 25% qualcosa il cui impatto sarà evidente entro il 2018, per i restanti è invece un fenomeno di più lungo periodo. Oltre il 90% pensa inoltre che una possibile inerzia verso questo quest’ultimo possa compromette la capacità di competere all’interno di un mercato sempre più complesso.
- Intenzioni future. Il 43% delle aziende ha definito un Masterplan di Digital Transformation, il 27% lo farà nel corso del 2016. Chi non prevede un Digital Masterplan (27% delle aziende) sta comunque indirizzando una serie di evoluzioni basate sui trend tecnologici del momento.
- Investimenti. Sul mobile si concentrano investimenti medio-elevati per l’88% dei CIO. Seguono il cloud computing per il 76% e i big data per il 70%. Anche il social attrae l’attenzione, sempre di investimenti medio-elevati, per il 47,5% delle aziende.
- Spese. Complessivamente, la spesa ICT del panel si mantiene stabile nel 2016 rispetto al 2015. Il ricorso all’outsourcing registrerà un incremento nel 2016 – il 32% delle aziende prevede un incremento della spesa in servizi di outsourcing, il 54% la mantiene comunque stabile.
- Gestione. Il 42% dei CIO mette in discussione scelte tecnologiche e organizzative fatte in passato e adotta già un modello di IT bimodale, il 22% lo farà entro il 2016, il 14% non prevede di considerarlo.
"I risultati che emergono dallo studio sono chiari. La digital transformation non solo è una priorità ma è ormai un percorso inevitabile che permetterà alle organizzazioni di definire nuovi modelli di business per competere sul mercato. Chi ha già avviato una vera digital transformation ha di fatto raddoppiato la possibilità di crescita, redditività e customer satisfaction rispetto a chi è rimasto ancorato ai modelli organizzativi tradizionali", sottolinea Raffaella Poggio, Direttore Marketing & Communications di Capgemini Italia.