Aziende e 8 marzo con prodotti dedicati e focus su parità di genere

Aziende e 8 marzo con prodotti dedicati e focus su parità di genere
Si moltiplicano le iniziative ideate dalle imprese per celebrare la festa della donna, e porre l'accento sull'importanza della gender equality

Dagli studi sul gender pay gap alle azioni contro la violenze alle donne, sono molte le proposte sviluppate dal mondo del largo consumo (e non solo da quello) in occasione della Festa della Donna.

Lidl Italia rinnova il proprio sostegno nei confronti di due realtà non profit che assistono e supportano le donne più fragili. L'azienda ha donato 20.000 euro a D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza e la stessa cifra a Salute Donna Onlus, per un sostegno che complessivamente ammonta a 40.000 euro. “Il nostro contributo, in una giornata simbolica come la Festa della Donna, è la testimonianza tangibile della vicinanza di Lidl, che conta oltre 21.000 collaboratori di cui oltre il 60% donne, ai temi più delicati con cui il mondo femminile si confronta quotidianamente –commenta Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione e Csr Lidl Italia-. Sostenere queste due realtà, che si adoperano per accogliere e affiancare le donne in difficoltà, è per noi una precisa responsabilità: contribuire concretamente allo sviluppo, non solo di un domani, ma anche di un presente migliore”.

La società di consulenza Odm Consulting approfondisce per esempio il tema dell’equità di genere nel mondo del lavoro, confermando il consolidamento di un divario retributivo. In Italia gli stipendi delle donne, rispetto a quelli dei colleghi maschi (in termini di Rba, retribuzione fissa annua lorda) differiscono da circa 3.000 euro a oltre 13.000 euro in meno a seconda dell’inquadramento. Il gender pay gap si è ridotto fra il 2017 e il 2019, per poi riprendere a crescere durante la pandemia. Il trend di chiusura 2022 si attesta su una media di circa 10%.
Da un'ulteriore indagine Odm Consulting condotta su campione di piccole, medie e grandi aziende, emerge però come nelle organizzazioni sia ormai matura la consapevolezza della necessità di dotarsi di politiche di diversity inclusion & equity: oltre il 60% delle imprese (soprattutto tra le grandi) le ha già strutturate o sta prendendo in considerazione di farlo.

Le differenze di genere si colgono in diversi ambiti. Per esempio, nonostante l’84% degli italiani sia convinto che gli uomini e le donne possano svolgere gli stessi lavori, di fronte alle attività domestiche, sembra che certi stereotipi si facciano ancora sentire. Come rileva una recente ricerca Taskrabbit (network globale che mette in contatto persone che hanno bisogno di una mano per i lavori domestici e tasker competenti) i nostri connazionali si fiderebbero più di una donna che di un uomo per pulire la casa (77% vs 41%), per riordinare i vestiti nell’armadio (79% vs 39%) e per stirare (76% vs 36%). Al contrario, per le attività di manutenzione della casa permane una certa diffidenza verso il gentil sesso. Gli italiani ripongono più fiducia in un uomo che in una donna per riparare un guasto elettrico, con la metà degli intervistati che si fiderebbe ciecamente di un uomo, e il 37% di una donna, per sistemare un tubo che perde o per i lavori di falegnameria. Le donne stesse sembrano avere poca fiducia circa le proprie possibilità: il 22% di loro, per esempio, non si fiderebbe di una persona dello stesso genere per le riparazioni elettriche.
Per accrescere la consapevolezza delle donne nelle proprie capacità, Taskrabbit ha lanciato un mentorship program per le nuove tasker iscritte alla piattaforma, tenuto da alcune fra le tasker più attive del network. Del resto, lo scorso anno, il 60% delle persone che ha visitato la piattaforma per iscriversi come tasker erano proprio donne.

Che il peso delle responsabilità domestiche gravi maggiormente sulle donne è ribadito anche da Indesit. L'azienda segnala come, in tutta Europa, le donne dedichino tre mesi e mezzo all'anno di 'lavoro non retribuito' per occuparsi della casa e dei bambini. Indesit approfondisce il tema attraverso una campagna dedicata sui social media, suggerendo alle donne di "prendersi un Time-Out”. Durante il mese di marzo, la campagna metterà la questione al centro attraverso una serie di contenuti che verranno pubblicati sui canali social di Indesit in Italia, Francia e nel Regno Unito: "In Indesit crediamo che le faccende domestiche non abbiano genere -spiega Anne Giulia Lissoni, head of brand marketing Indesit Emea-. Chiedere alle donne di prendersi un time out è un modo per invitare le famiglie a riflettere su ciò che troppo spesso viene dato per scontato".

Mira a promuovere l'uguaglianza di genere e a contrastare discriminazione e aggressività Sopra Steria, player di riferimento in Europa nella consulenza, servizi digitali e sviluppo di software. La società aderisce infatti a un progetto di Fondazione Libellula, entrando nella prima rete italiana di imprese impegnata a sostenere iniziative pubbliche di sensibilizzazione e un programma di workshop e seminari rivolto alle popolazioni aziendali: “La parità di genere passa anche dalla difesa dell’autodeterminazione delle donne e da un contrasto categorico ad ogni forma di violenza -afferma Stefania Pompili, ceo di Sopra Steria Italia-. Noi crediamo che le imprese possano e debbano fungere da cassa di risonanza di valori e cultura, per questo siamo da sempre in prima linea per promuovere l’empowerment femminile”.

La presenza femminile nel mercato e nell'industria

Fra i comparti a forte presenza femminile spicca quello della vendita diretta: nelle aziende associate Avedisco, il 72% degli incaricati alle vendite è donna. Inoltre la forza lavoro femminile nel settore rappresenta l’82% in Europa e il 70% nel mondo.
"L’alta percentuale femminile nel comparto -evidenzia una nota stampa diffusa da Avedisco- dimostra come il modello di business della vendita diretta incontri e sostenga le principali esigenze delle lavoratrici quali flessibilità, autonomia e necessità di un equilibrio tra vita familiare e lavoro". La vendita diretta si configura inoltre come un lavoro meritocratico, in cui non esiste il gap salariale tra uomo e donna.

Ingka Centres

Ingka Centres, società presente in Italia attraverso i meeting place Elnòs Shopping (Roncadelle) e Tiare Shopping (Villesse-Go), condivide gli ultimi aggiornamenti del suo piano globale per la parità di genere proprio nella giornata internazionale della donna. Nel 2019 Ingka Group, casa madre di Ingka Centres, ha presentato un piano globale per la parità di genere definendo gli obiettivi da seguire. Ingka Centres si propone di fornire ispirazione a tutti i propri collaboratori e di dimostrare il proprio impegno nell’offrire pari opportunità di crescita e di sviluppo professionale. Questo significa garantire le stesse opportunità sia alle donne che agli uomini e raggiungere un rapporto di genere del 50/50% in tutti i paesi, livelli e posizioni, compresi i consigli di amministrazione e i comitati di direzione. I nuovi dati forniti da Ingka Centres rivelano che il 66% delle posizioni lavorative all’interno del Gruppo e oltre il 60% dei ruoli di leadership e delle posizioni dirigenziali, sono attualmente ricoperte da donne. Ma non sono solo le lavoratrici di Ingka Centres a essere considerate una priorità per l'azienda: sono numerose le iniziative a livello globale ideate per sostenere le donne nelle comunità in cui Ingka Centres è presente.

Oltre all’attenzione per la parità dei ruoli, Ingka Centres si impegna anche a garantire parità di retribuzione per tutti i collaboratori che ricoprono posizioni di pari valore. Ingka Centres è infatti membro della Equal Pay International Coalition (EPIC) e lo scorso anno ha avviato un percorso su scala globale per garantire la parità di retribuzione tra i sessi in tutto il Gruppo Ingka.

La campagna Ikea per la Giornata internazionale della donna

Ikea Italia

Anche per Ikea Italia l'impegno sulla parità di genere si concretizza in alcune azioni chiave: come la differenza zero tra salario medio di uomini e donne che svolgono lavori di pare valore; l'equilibrio tra uomini e donne nei livelli medio-alti dell'organigramma (47% delle posizioni manageriali sono ricoperte da donne), e il cambiamento culturale: per esempio, nel reparto logistica, settore tipicamente a prevalenza maschile, le due posizioni dirigenziali più importanti e, in generale il 30% dei ruoli, sono ricoperti da donne.

Ikea Italia è anche tra i soci fondatori di Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che dal 2009 si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni nel nostro Paese.

In IKEA crediamo che il valore dell’eguaglianza sia motore di sviluppo culturale, individuale e collettivo, ed è fondamentale quindi promuovere un esempio virtuoso perché inneschi un cambiamento positivo nella società -commenta Asunta Enrile, country retail manager Ikea Italia-. Vorremmo incentivare un modello che porti ad una reale inclusione delle donne nell’ambiente lavorativo e più in generale nelle posizioni chiave della società”.

In occasione della Giornata internazionale della donna, Ikea Italia prende spunto dal Gender Reveal Party, l’occasione in cui i futuri genitori scoprono se il bebè in arrivo sarà maschio o femmina alla presenza di amici e parenti, per creare una celebrazione alternativa. Quello di Ikea Italia diventa quindi, il “NO Gender Reveal Party”, un invito a superare tutti quegli stereotipi di genere che ancora troppo spesso caratterizzano la vita lavorativa delle donne. Al centro della scena un palloncino che rivelerà se il nuovo arrivato sarà di sesso maschile o femminile. Una volta scoppiato però, ad essere rivelato è il messaggio al centro della campagna: il talento non ha genere. Un espediente creativo per ribadire come Ikea contribuisca attivamente, con progetti e azioni tangibili, all’implementazione di policy in materia di pari opportunità di genere.

Dai centri commerciali alla ristorazione

Valorizzare l’attività dermatologica specialistica al femminile in campo medico, scientifico e culturale, è la finalità dell’Associazione delle Donne Dermatologhe Italia, che saranno fra le protagoniste di un evento dedicato, organizzato da Korff, brand di riferimento della cosmetica in farmacia, centrato sulle donne e ed il mondo della dermatologia estetica.

Spostandoci verso il mondo della ristorazione, TheFork (brand di Tripadvisor e piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti in Europa e Australia), rivela una crescita di donne occupate, con un’impresa su tre che risulta a titolarità femminile. TheFork evidenzia però come ci sia ancora un gap da recuperare. Per esempio le chef donne stellate restano una minoranza: “Fino a non troppo tempo fa il settore dell’alta ristorazione era dominato dagli uomini -osserva Elena Collini, brand manager di TheFork-. Eppure, stiamo assistendo a un cambiamento culturale importante. Sempre più giovani talenti femminili stanno entrando a far parte del mondo della ristorazione anche se molto resta da fare”.

Festeggia la donna e sostiene la parità di genere anche un player della ristorazione slow food milanese come Cocciuto, insieme alla società di food delivery Uber Eats.
Cocciuto, in occasione della Festa della Donna, ha ideato la Pizza Mimosa, che sarà disponibile in esclusiva sull’app Uber Eats.
Va nella stessa direzione la proposta creata da Peck, brand di alta gastronomia milanese che, per l’8 marzo, propone due creazioni ad hoc: la Torta 4Soul, con ananas, cioccolato, arancia e zenzero, ad omaggiare le differenti anime delle donne. A ciò si aggiunge un classico come la torta Mimosa.
Infine Fabbri 1905 celebra la Festa della Donna lanciando i BomBon Cuor di Amarena, da accompagnare per esempio allo Spritz Hugo Rosé, composto dallo sciroppo Mixybar fiori e bacche di sambuco, prosecco e soda.

Le donne nella tecnologia

Xiaomi International ha lanciato per l'occasione una sua video-storia, Women in Tech, che ritrae le vite di tre figure femminili con ruoli chiave nell’azienda, con la speranza di ispirare, innovare e connettere le persone in tutto il mondo, celebrando allo stesso tempo i talenti che hanno contribuito a costruire e plasmare il settore tecnologico. La video-storia punta a veicolare un messaggio utile a tutti coloro che aspirano a fare la differenza nel mondo della tecnologia. L'obiettivo di Xiaomi è quello di rimuovere la barriera invisibile nel campp delle Stem (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) e della tecnologia. “Vogliamo permettere a tutti nel mondo di godere di una migliore qualità della vita attraverso tecnologie innovative. Questa missione ci spinge a lavorare insieme per creare un mondo migliore" afferma Yi Yan, general manager of Shanghai Regional Headquarters. Questa mentalità inclusiva, oltre a promuovere la diversità nel settore tecnologico, si riflette anche nello stile di leadership di Xiaomi: Yi Yan ritiene infatti che la struttura organizzativa flat di Xiaomi offra maggiori opportunità per implementare i propri punti di forza attraverso la collaborazione tra colleghi.

"Crescendo, ho incontrato una cultura che considerava le donne come inesperte di tecnologia, ma in realtà molte donne hanno una mentalità tecnologica e sono appassionate di tecnologia. Il mondo è pieno di donne di talento in questo settore" aggiunge Abi Go, Head of Product Marketing Xiaomi International.

 

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